Cuneo – Dopo un anno di lavoro, il direttivo uscente della Consulta comunale giovanile di Cuneo è stato sostituito dai nuovi membri, eletti nella seduta assembleare del 5 agosto alla presenza dell’assessore alle Politiche Giovanili Domenico Giraudo e del consigliere comunale Simone Priola. Il direttivo è stato votato all’unanimità dai rappresentanti delle associazioni giovanili che fanno parte della Consulta: Apice, Cooperativa Emmanuele, Casa del Quartiere Donatello, Anzi, Associazione Liberavoce, Arcigay Cuneo Grandaqueer, Oratorio Salesiano, Lvia, Chi Cuneo, Acli Cuneo, Fai Giovani Cuneo.
A guida del gruppo, come nuovo presidente, è stato eletto Gabriele Gaetano Fronzé (Fai Giovani), affiancato da Adele Tetamo (Accademia Teatrale Giovanni Toselli), vicepresidente, e Luca Bellini (oratorio salesiano), segretario. I nuovi membri, che rimarranno in carica per un anno, vanno a sostituire il direttivo uscente composto da Pietro Carluzzo (presidente), Giuliano Barale (segretario) e Giulia Chiari (vicepresidente).
“È nostra convinzione – raccontano i membri del nuovo direttivo – che la Consulta abbia il compito di rappresentare uno spaccato accessibile all’amministrazione comunale della popolazione giovane della nostra città. Un tavolo di confronto in grado di fornire all’operato del Comune indicazioni di indirizzo ed opportunità di cooperazione. In quest’ottica è fondamentale far sapere che le porte della Consulta sono da sempre pronte ad accogliere da un lato associazioni, coop e fondazioni, dall’altro giovani privati cittadini con voglia di ragionare, pensare, fare. Partecipare. Il nuovo direttivo si baserà su questa idea di crescita per proseguire con un sentimento di gratitudine e stima nei confronti del precedente. Vogliamo infatti continuare lungo la strada avviata in questo primo anno di lavori, espandendo la Consulta a gruppi non ancora rappresentati, al fine di portare nuovi punti di vista e nuove forze, rendendo possibile mantenere la spinta evolutiva conservata fin qui. Spinta che ha permesso alla Consulta di prendere parte a tanti progetti importanti e consistenti, dentro e fuori dall’emergenza Covid. Oltre a riproporre i progetti già pianificati e annullati a causa del Coronavirus, è nostra intenzione indirizzare la Consulta su temi come il rapporto tra giovani e mondo del lavoro, le città smart, la questione ambientale, instaurando tavoli di riflessione allargati e pluralisti. Gli incontri della Consulta saranno pubblicizzati attivamente, la partecipazione di persone, come uditori o relatori, incentivata. La Consulta diventerà uno spazio familiare per tutti coloro i quali credono che da soli si possano fare molte cose, ma che solo uniti si possano raggiungere grandi risultati”.