Cuneo – Sarà Ubi Banca a finanziare il corposo intervento predisposto dalla Provincia di Cuneo per la sistemazione e manutenzione straordinaria di una serie di Istituti superiori della Granda: l’istituto di credito, storicamente radicato sul territorio, ha messo a disposizione un importo massimo di 2 milioni di euro alle condizioni che sono risultate le più favorevoli fra quelle proposte dalle banche contattate tramite apposita indagine conoscitiva disposta dall’amministrazione.
Al momento sono state formulate cinque richieste di credito per un ammontare complessivo di 1.300.000 euro, destinati alla realizzazione di diversi interventi. In particolare, l’operazione riguarda l’adeguamento alla normativa antincendio degli istituti “Grandis” di Cuneo e “Giolitti-Gaudino” di Bra; sempre nella città della Zizzola verranno ristrutturati e rifunzionalizzati i locali dell’Istituto “Ernesto Guala”. Altri interventi si concentrano invece sulla sistemazione delle coperture e dei solai degli edifici: si tratta degli istituti “Da Vici” e “Umberto I” di Alba, del “Mucci” (sede e succursale) e della succursale del “Giolitti-Gaudino” a Bra, del “Donadio” di Dronero e del “Bellisario” di Mondovì. Un altro intervento di manutenzione interesserà infine il ripristino degli infissi e dei serramenti, coinvolgendo ad Alba il “Da Vinci” e il “Cocito”, a Mondovì il “Baruffi” e il “Cigna”, a Ormea il “Barbero” e a Savigliano il “Marconi”.
“Il ruolo di UBI Banca sul territorio cuneese – commenta Andrea Perusin, alla guida dell’istituto di credito nella Macro Area Nord Ovest – si esprime anche attraverso la capacità di porsi al fianco della comunità locale e delle sue istituzioni, supportandole laddove vi siano, come in questo caso, esigenze di ricorso al credito per migliorare la qualità dei servizi offerti ai cittadini. Un compito che assume ancor più importanza dinanzi a un’operazione come questa, che tocca uno degli ambiti fondamentali della nostra società, qual è il sistema scolastico, in una fase storica che richiede uno sforzo e un’attenzione ancora maggiori verso i nostri studenti, pesantemente penalizzati dalle conseguenze dell’emergenza sanitaria dei mesi scorsi”.