Una mano si atteggia a pistola: indice teso, pollice a mo’ di grilletto, le altre dita chiuse a pugno. Ha un bersaglio preciso: un occhio spalancato. È l’immagine che viene incontro nella prima pagina del n. 8 di “Urlo grafico”, antologia di “commenti grafici alle notizie dal mondo”.
L’anno di riferimento è il 2019. Lo stile è quello consueto di Fabrizio Piumatto. Tratto netto, forme semplici segnate da evidenti profili, niente sfumature, colori forti anche negli sfondi che si staccano dalla pagina rigorosamente nera.
Quasi 150 notizie. Tutte datate, tutte vere, ancorché inconsuete e poco conosciute. In un libro di vignette non sono le parole a contare, bensì i disegni, sembrano suggerire quei fumetti iniziali vuoti. Per questo ogni informazione sui fatti considerati si riduce a non più di quattro righe. Nel resto della pagina campeggia sovrana la vignetta non meno rarefatta.
È proprio l’essenzialità del disegno a costituirne la forza comunicativa. Se deve parlare della mucca latitante, la trasforma in mucca anarchica. La caccia ai delfini è immortalata in un trofeo appeso al muro, mentre per i ladri di medicine c’è l’uomo mascherato con pillole per pupille. E non manca l’omaggio all’arte come antidoto alle svastiche che deturpano i muri.
Le parole danno con laconicità le coordinate delle notizie. Il compito di sollecitare il lettore a mettere in moto il cervello è assunto dal disegno. Un po’ come dare spazio, aria e credito all’intelligenza di chi sfoglia queste pagine chiedendogli di completarle con il proprio sorriso e, meglio ancora, on un pizzico di riflessione.
Così facendo ogni pagina si stacca dalla contingenza di luogo e data. Aspira a valori che superano questi ristretti confini. Libertà di espressione, parità di genere, diritti delle minoranze sono alcuni dei temi che si affiancano alle problematiche del mondo.
Urlo grafico n.8
di Fabrizio Piumatto
Nerosubianco
20 euro