Diceva Calamandrei dell’Italia che è “la patria del diritto e del rovescio”. Non consola, ma qualcosa del genere si può dire dell’Europa, patria dei diritti umani, ma anche di altro.
Lo ha svelato un recente sondaggio secondo il quale gli europei ritengono importanti i diritti umani per una società giusta, salvo annotare che c’è chi ne trae benefici ingiusti (lo dice il 68% degli intervistati), mentre altri pensano che i soli a trarne beneficio sono coloro che non lo meritano, come criminali e terroristi (lo dichiara una media nell’UE del 33%, in Italia il 35%).
In un quadro desolante come questo non stupisce che un altro 35% consideri accettabili forme di corruzione per ottenere risultati da pubblici ufficiali.
E non consola che questo giudizio prevalga soprattutto nei Paesi dell’est europeo: sappiamo bene quanto siano porosi i confini nell’UE.