Cuneo – Un pugno sinistro alzato, simbolo della difesa dei diritti nella protesta scoppiata negli Stati Uniti dopo la morte di George Floyd e disegnato dall’artista cuneese Alex Occelli a terra, di fronte al monumento alla Resistenza e sopra alle svastiche che erano stato tracciate nelle scorse settimane, in modo da coprirle (e poi da cancellarle quando la polvera bianca verrà rimossa), ha accolto i tanti partecipanti alla manifestazione organizzata dall’A.p.s. Micò al Parco della Resistenza di Cuneo in occasione della Giornata Mondiale per il Rifugiato, per manifestare contro ogni forma di razzismo e – in linea con il movimento internazionale “Black Lives Matter” – contro tutte le forme di discriminazione.
Circa 300 persone si sono presentate all’appuntamento, sabato 20 giugno alle 18, tutte con mascherina e mantenendo il distanziamento sociale, garantito anche dagli ombrelli che gli organizzatori avevano invitato a portare, per mantenere la distanza fisica ma anche per simboleggiare la protezione da ogni forma di razzismo (oltre che dall’eventuale maltempo che invece è stato sostituito da un caldo sole estivo).
Il flashmob ha coinvolto i partecipanti in più occasioni, con la richiesta di alzare l’ombrello in risposta alle domande sulle tante possibili discriminazioni che ogni giorno, anche a Cuneo, colpiscono tante persone per il colore della pelle, il genere, l’orientamento sessuale e altro ancora. I partecipanti, dagli adulti ai bambini, sono poi intervenuti raccontando le discriminazioni subite o semplicemente gettando della polvere rossa sul pugno bianco disegnato per terra.
A seguire, tutti seduti per terra, per ricordare George Floyd per 8 minuti e 46 secondi, il tempo in cui il poliziotto Derek Chauvin ha tenuto il ginocchio premuto sul collo dell’uomo.
“L’obiettivo – hanno spiegato le organizzatrici – è far riflettere sulle discriminazioni evidenti, che sono presenti anche sul nostro territorio cuneese, e anche quelle meno visibili – spesso percepite solo da chi è oggetto di discriminazione – che arrivano attraverso sguardi, parole e atteggiamenti che sembrano innocui, ma non lo sono. Anche a Cuneo ogni giorno si verificano episodi di discriminazione, non solo razziale. Esistono anche le discriminazioni più sottili, anche quelle commesse da persone che ne sono inconsapevoli”.