Saluzzo – L’Officina delle idee (rappresentata da Maria Teresa Rubiolo e dal presidente Giovanni Damiano) ha incontrato ieri pomeriggio (28 maggio) Salvatore Brugaletta, direttore generale dell’Asl Cn1. Erano presenti anche gli “Amici del SS. Annunziata di Savigliano”, “Cuore in mente” e altre realtà fossanesi che hanno partecipato alla raccolta fondi per la lotta al Covid 19.
L’ospedale di Saluzzo da marzo è stato adibito pressoché totalmente a “polo Covid”, perdendo così tutta una serie di servizi sanitari (che oggi gravano principalmente sulla struttura di Savigliano, con lunghissime liste d’attesa) o interi reparti, come ad esempio la Medicina interna e riabilitativa e l’Oncologia.
Giovanni Damiano: “L’ospedale di Saluzzo ha ospitato nei momenti di picco massimo della pandemia sino a 70 pazienti nella terapia sub intensiva e 10/12 nella terapia intensiva. Sul territorio del Distretto intanto si è supportato l’ospedale, seguendo tutta una serie di aspetti: dal monitoraggio delle Rsa, all’assistenza domiciliare, ai pazienti positivi in isolamento fiduciario”.
Ad oggi i pazienti contagiati dal virus in ospedale a Saluzzo sono complessivamente una quindicina in terapia sub intensiva, nessuno in terapia intensiva, segno evidente di una forte regressione del virus.
Il Centro prelievi è tornato in ospedale, ma manca ancora tutto il resto e al disagio per l’utenza (il Saluzzese conta 80.000 persone) si somma la preoccupazione degli stessi operatori sanitari.
Ancora Damiano: “Abbiamo chiesto precise garanzie sul ritorno a Saluzzo di tutti i servizi preesistenti alla pandemia, cosa che il direttore generale ha assicurato. L’unica variabile sono i tempi. Abbiamo chiesto un po’ di coraggio per individuare percorsi di accesso alla struttura sicuri e iter idonei a far ripartire al più presto la Medicina interna e riabilitativa, così come gli ambulatori”.