Cuneo – Per il Piemonte la fase 2, quella del graduale ritorno alla normalità dopo l’emergenza sanitaria coronavirus, sarà affidata a una task force guidata da Ferruccio Fazio, medico e docente, sindaco di Garessio ed ex ministro della Salute. La notizia, circolata con insistenza per tutta la giornata di oggi (domenica 19 aprile), non ha ancora la conferma di un provvedimento ufficiale, ma è stata comunicata questa sera e verrà formalizzata domani dopo la giunta della Regione.
Tante le questioni aperte, anzitutto quella di conciliare la necessità per il lavoro e l’economia di ripartire sul territorio piemontese insieme con la tutela della salute, per evitare nuovi rischi di contagio e una “ricaduta” nell’emergenza. Altro fronte caldo sarà quello di guidare una nuova organizzazione della medicina territoriale, insieme anche – forte dell’esperienza positiva nella sua Garessio – con la grave situazione delle case di riposo e delle residenze sanitarie assistite, la cui gestione nell’emergenza sanitaria ha rivelato forti criticità (al punto che il referente italiano dell’Oms ha parlato di “un massacro nelle Rsa”).
Fazio, classe 1944, ha una lunga esperienza in ambito medico e ospedaliero: fu lui, alla fine degli anni Settanta, a installare la prima macchina in Europa per esami diagnostici di medicina nucleare (Pet), a Londra, e alla fine degli anni Ottanta la prima in Italia, a Milano. È poi diventato professore di Diagnostica e Medicina nucleare.
I suoi incarichi in ministeri si sono susseguiti tra il 2008 e il 2011, con il quarto governo Berlusconi. Da maggio 2008 a maggio 2009 è stato sottosegretario e poi viceministro al Lavoro (con delega alla Salute). Nel 2009 ha guidato l’unità di crisi del governo durante l’emergenza mondiale dell’influenza suina (virus AH1N1). Alla fine di quell’anno, quando fu nuovamente istituito il ministero della Salute, venne nominato ministro (incarico svolto fino a novembre 2011). Lo scorso anno si è candidato sindaco di Garessio, carica cui è stato eletto a maggio.