Cuneo – È morto all’improvviso nella notte tra martedì e mercoledì a Genova, Silvano Gianti, 63 anni di Cuneo. Storico collaboratore de La Guida, da oltre quarant’anni scriveva sul nostro settimanale, dal 1979, Gianti era uomo conosciutissimo non solo a Cuneo. Originario di San Pietro del Gallo, dopo le scuole superiori per anni lavora alla Coldiretti, poi entra nella comunità dei Focolarini di Chiara Lubich, e da Cuneo dopo la formazione a Loppiano e a Montet in Svizzera si trasferisce a Roma nella sede mondiale del Movimento dove rimane per molti anni. Ritorna poi a Cuneo come capo Focolare del capoluogo, lavorando anche alle Acli. Da Cuneo viene chiamato a guidare la comunità di Genova, poi quella di Milano e dunque di nuovo a Genova da qualche anno. Arguto e intelligente, persona affabile, sempre di buon umore, con una capacità unica di entrare in empatia e in relazione con gli altri, e di prendersi in giro ma vivere le sue giornate in pienezza nelle cose semplici, e l’amicizia e il calore che sapeva dare erano proprio questa pienezza, Silvano lascia oltre a tantissimi amici, i suoi parenti, uno zio di 92 anni e i cugini.
La sua predilezione andava da sempre alle persone ai margini. Di loro ha raccontato molte volte su La Guida e su Città Nuova, la rivista dei Focolari. A loro ha dedicato un libro “Senza diritto di cittadinanza” (ed. Città Nuova). Persone da lui incontrate e aiutate nelle periferie dell’esistenza, nelle grandi città, a cui ha voluto dare voce insieme a quanti di loro si occupano in spirito di solidarietà o per senso di giustizia.
I suoi funerali, a causa della pandemia di coronavirus, si celebreranno in forma strettamente privata e la salma sarà tumulata nella tomba di famiglia al cimitero di San Pietro del Gallo.
