Cuneo – Come per il resto delle attività produttive, anche al Tribunale di Cuneo entrano sono in vigore le nuove regole finalizzate a prevenire il prorogarsi del contagio da coronavirus. Su disposizione del Presidente della Corte d’Appello di Torino e del Procuratore Generale presso la Corte d’Apello, nelle aule d’udienza è prevista la presenza massima di dieci persone distanziate almeno un metro l’una dall’altra. All’entrata tutti devono lavarsi le mani con il disinfettante ed è stata incrementata la pulizia dei bagni e dei locali aperti al pubblico. Per gli impiegati a contatto con il pubblico, negli sportelli non dotati di vetro, sono stati collocati dei banchetti all’ingresso degli uffici, in modo che gli utenti possano chiedere e ottenere documenti senza entrare in contatto diretto con gli impiegati delle cancellerie. Per quanto riguarda il Tribunale civile, a partire da oggi e fino al 31 marzo, il presidente Alberto Tetamo ha disposto che possano essere depositati di persona solo gli atti urgenti di ricorso per nomina di amministratori di sostegno e tutori, richieste di convalida e proroga di trattamenti sanitari obbligatori, le autorizzazioni di interruzioni volontarie di gravidanza da parte di minorenni, la presentazione di istanze di autorizzazione per spese straordinarie, per esigenze sanitarie o per atti a scadenza imminente, la presentazione di istanze per autorizzazioni al rilascio di passaporti o documenti per l’espatrio da parti di richiedenti non assistiti da difensori. Tutti gli altri atti dovranno essere depositati mediante posta elettronica all’indirizzo volgiurisdizione.tribunale.cuneo @giustizia.it. L’effetto coronavirus avrà inoltre effetti sul regolare svolgimento dei processi in seguito all’astensione dalle udienze decisa dall’Organismo Congressuale Forense e “volta ad evitare che la situazione rappresentata aumenti in modo molto grave i rischi che il contagio si propaghi in modo incontrollato verso la generalità delle persone”. Già oggi al Tribunale di Cuneo sono stati rinviati alcuni processi. L’astensione dalle udienze, ad eccezione di quelle indispensabili, si protrarrà fino al 20 marzo.