Mahle: stop ai licenziamenti, un anno di cassa integrazione
È l'accordo raggiunto questa mattina a Roma, presso la sede del ministero per lo Sviluppo Economico: salvi i 452 lavoratori di Saluzzo e La Loggia
di Massimiliano Cavallo -
Giovedì 30 gennaio 2020
Saluzzo – Stop ai 452 licenziamenti e un anno di cassa integrazione. È l’accordo raggiunto questa mattina a Roma, presso la sede del ministero per lo Sviluppo Economico, nel tavolo nazionale relativo alla vertenza Mahle, la multinazionale tedesca che produce componentistica per il settore automotive. L’azienda nel novembre scorso aveva annunciato la chiusura dei due stabilimenti piemontesi e il licenziamento di 452 lavoratori: 209 dello stabilimento di Saluzzo e 243 di quello di La Loggia.
Al termine di una lunga trattativa, che era già iniziata con le interlocuzioni in Piemonte, l’azienda ha accettato di ritirare il procedimento di licenziamento collettivo dei lavoratori. L’accordo prevede il passaggio per una cassa integrazione per cessazione e reindustrializzazione, che verrà affiancato da una forte azione della Regione Piemonte, che metterà in campo tutte le politiche attive a disposizione ed eventuali incentivi alle imprese che si proporranno per rilevare i siti di Saluzzo e La Loggia. Una soluzione definita da tutti positiva, considerando le premesse, che consentirà di continuare a lavorare per mantenere le imprese sul territorio salvaguardando l’occupazione. All’incontro al ministero erano presenti il vice capo di Gabinetto del Mise, Giorgio Sorial, il vice ministro Alessandra Todde, i rappresentanti dell’azienda italiani e tedeschi, le parti sociali, l’assessore regionale al lavoro, Elena Chiorino, e una delegazione del Comune di Saluzzo.