Frassino – Cordoglio per la scomparsa di “Moretu” (Giuseppe Bianco, originario di Dronero, classe 1930), molto conosciuto nelle Valli Maira e Varaita. Aveva fatto per tanti anni il commerciante di bestiame, e poi l’oste. La sua vita non era stata sempre facile: «A 25 anni ho perso mio padre, nel giorno del mio compleanno. Sono restato vedovo il 15 gennaio 1982. Sono passato attraverso tante tragedie». Parlando dei montanari, rideva divertito: «Ah, erano diffidenti: quando compravo una bestia, non volevano assegni, ma soldi in contanti!». Parlava con entusiasmo degli anni del “Ristorante Albero fiorito”: «Con mia moglie Caterina, l’abbiamo preso il 17 luglio 1977, fino al 1997. Che belli quegli anni… Io ho sempre fatto il servizio in sala, e mi è sempre piaciuto molto incontrare la gente!». E si arrabbiava di fronte ai clienti che mangiavano poco (“Se lei non mangia, la prossima volta se ne stia a casa sua!”): comportamento abbastanza raro per un ristoratore. Raccontava anche simpatici aneddoti: «”Barba Toni” arrivava con lo zaino, e posava tutta la sua mercanzia sul tavolo: io gli chiedevo di spostarla, ma lui non sempre gradiva, e così abbiamo discusso tante volte, perchè lui si offendeva… Mangiava quintali d’aglio, e con le mele voleva sempre dell’acqua tiepida, per lavarle. Tavio Cosio veniva sempre a mangiare il bollito e le “ravioles”, insieme ai giovani di Melle. Con lui ero amico, Tavio era un gran personaggio! E poi, passavamo la serata a cantare e a fare festa». “Moretu” lascia la compagna Adele, i figli Piergiorgio ed Aldo con le nuore Maria Angela e Claudia e i familiari. I funerali si terranno oggi, lunedì 20 gennaio, alle ore 15, nella parrocchiale di Frassino (con partenza dall’Ospedale di Busca alle 14 e posa successiva davanti al “Ristorante Albero Fiorito”).