Alba – Dalle indagini aumenta il numero dei colpi attribuiti a una banda di ladri già fermati dai Carabinieri albesi: nell’operazione “Passo falso”, che a novembre aveva portato al fermo di due persone e alla denuncia in stato di libertà di altre sette, tutte ritenute responsabili a vario titolo di diversi furti in abitazione, ricettazione, riciclaggio, utilizzo fraudolento di carte di credito e porto abusivo di armi.
Gli ulteriori accertamenti svolti dai militari, coordinati dalla Procura della Repubblica di Asti, hanno portato a 67 il numero dei furti scoperti attribuiti ai soggetti indagati e hanno permesso di consolidare il materiale probatorio. Così, dopo aver disposto inizialmente il fermo dei due indiziati di reato, il pm ha potuto chiedere e ottenere dal gip di Asti la custodia in carcere di costoro per tutti gli episodi accertati.
La scorsa settimana la nuova misura cautelare è stata notificata agli interessati già in carcere. Nella stessa giornata, i Carabinieri delle Stazioni di Alba e Neive hanno riconsegnato al legittimo proprietario una bicicletta elettrica portata via da un garage nel corso di uno dei furti consumati dalla banda a ottobre. L’attività di ricerca delle persone derubate e la riconsegna a loro dell’ulteriore refurtiva recuperata e sottoposta a sequestro, è tuttora in corso da parte dei Carabinieri di Alba.
I due cittadini albanesi pluripregiudicati sono gravemente indiziati di numerosi furti commessi tra i mesi di settembre e novembre dello scorso anno nelle province di Cuneo, Torino e Asti, presso ville isolate, abitazioni in centri abitati, bed and breakfast, con o senza persone all’interno. I componenti del sodalizio erano specializzati nella “tecnica del buco”, riuscendo cioè a forare i serramenti delle finestre facendo scattare la maniglia all’interno e garantendosi così facile accesso ai locali in orario notturno.
In tre mesi di lavoro investigativo, con i tradizionali metodi di indagine, con l’analisi di numerose ore di riprese di sistemi di videosorveglianza comunali e privati e con diverse attività tecniche, i Carabinieri di Alba – coordinati dalla Procura della Repubblica di Asti – sono riusciti a raccogliere a carico degli indagati elementi di prova sulla commissione di furto in 67 abitazioni e di ricettazione di otto autovetture, tutte recuperate e riconsegnate ai legittimi proprietari. Alcune di queste erano state in parte già smontate, punzonate e ricettate da cittadini di origine bulgara e macedone, per esportarle all’estero (immagine di repertorio).