Cuneo – Doveva essere davvero un bel po’ ubriaco il giovane M. L., per minacciare i militari che, intervenuti in piazza Boves la sera del 25 ottobre 2018, lo sorpresero a girovagare per la piazza importunando i passanti. All’arrivo dei militari il giovane aveva iniziato a insultarli apostrofandoli con parolacce e invitandoli a togliersi la divisa così da potergli spaccare la faccia. Con un po’ di fatica i Carabinieri erano riusciti a farsi consegnare i documenti e, dato il suo stato psicofisico, decisero di condurlo in caserma per contestargli il reato di ubriachezza. Anche in caserma, alternando insulti e gestacci a momenti di sonno, l’uomo aveva continuato a minacciare i militari: “Vi spacco la faccia tanto voi non potete farmi niente perché avete la divisa”. Al reato di ubriachezza si è così aggiunto anche quello di resistenza a pubblico ufficiale. Per lui la difesa ha chiesto una condanna a sei mesi di reclusione, mentre la difesa ha chiesto l’assoluzione del ragazzo, rilevando che le frasi pronunciate dall’imputato, seppure deplorevoli, non avevano di fatto limitato i militari nel loro ufficio, richiamando anche una sentenza della Cassazione del 2011 secondo la quale non tutti gli atti minacciosi configurano il reato di resistenza a pubblico ufficiale. Il giudice ha accolto la richiesta dell’accusa: condanna a sette mesi di reclusione.