Busca – Lo avrebbero picchiato fino a tramortirlo perché non solo si era rifiutato di prendere parte a un banchetto (con un maiale rubato pochi giorni prima all’allevamento di un conoscente), ma perché aveva anche osato denunciare il fatto al derubato. A processo per lesioni e rapina è finito solo M. U., di origini rumene, uno dei tre denunciati; gli altri due, forse rientrati in Romania, non sono stati più rintracciati.
Il fatto scatenante, il banchetto col maiale rubato, risale a gennaio 2015; qualche giorno dopo, la visita dell’aggredito a R. G., allevatore di Tarantasca.
Il giovane rumeno avvisò l’allevatore che dei rumeni avevano banchettato con tre maiali che gli avevano rubato; mostrò anche le foto scattate al pranzo.
R. G. ascoltato mercoledì 8 in aula, decise di non presentare denuncia perché non c’erano segni di effrazione e sarebbe stato difficile dimostrare il furto. Anche se i ladri non subirono conseguenze da quella delazione, tuttavia decisero di vendicarsi dell’amico traditore e qualche mese più tardi, il 2 luglio, lo picchiarono talmente tanto da lasciarlo svenuto a terra; dopo le botte gli avrebbero anche rubato 160 euro dal portafogli. Mercoledì in aula avrebbe dovuto rendere testimoniare, ma ora si trova in Inghilterra per lavoro: l’udienza è stata quindi rinviata al 13 maggio.