Saluzzo – Rubava biciclette ai saluzzesi per rivenderle agli immigrati stagionali che arrivavano in città per la raccolta della frutta. A questi ultimi, ignari della provenienza illecita, le bici venivano vendute come usato, con prezzi che variavano da 45 a 50 euro. Imputato del reato di furto è A. B. F., 23enne residente a Saluzzo. A fare da “palo” al ladro, c’era un 13enne di origine marocchina.
In aula sono state ascoltate tre signore derubate delle proprie biciclette nel giugno e luglio 2018. “Il problema dei furti di biciclette era diventato una vera piaga”, ha riferito in aula il luogotenente Fabrizio Giordano di Saluzzo. La prima teste ha ricordato di aver lasciato la bici sotto una tettoia nel cortile protetto da un cancello e la mattina seguente la bici (valore 880 euro) non c’era più. Fortunatamente dopo poche ore i Carabinieri la trovarono e gliela riconsegnarono.
Lo stesso avvenne per una signora derubata qualche settimana dopo: il figlio riconobbe la bici della madre in mano a un ragazzo di colore. Le indagini partirono da una notizia confidenziale relativa a un giovane che si aggirava dalle parti della Caritas di Saluzzo. Dopo le contestazioni dei Carabinieri fu lo stesso A. B. F. a condurre i militari presso la propria abitazione dove furono trovati vari oggetti da scasso. Il processo è stato rinviato al 17 dicembre per completare l’istruttoria.