Cuneo – Continua l’allerta meteo su ampia parte della Granda anche per la giornata di oggi (domenica 24 novembre). Nella notte è proseguita senza sosta l’opera di Protezione civile, Vigili del fuoco, Comuni e forze dell’ordine per tenere sotto controllo i livelli dei corsi d’acqua (che hanno raggiunto le soglie di piena e di pericolo, costringendo a interventi di sgombero, soprattutto ad Alba e in valle Tanaro) e per garantire interventi di ripristino in caso di smottamenti e frane (nella foto, un cedimento di strada a Vezza d’Alba in località Borbore). Esondazioni e smottamenti hanno anche fatto scattare la chiusura di alcune strade: ecco di seguito, nella sintesi diffusa in mattinata dalla Provincia, la situazione del maltempo e l’elenco dei tratti di strada chiusi finora.
”Continua anche per tutta la giornata di oggi domenica 24 novembre l’ondata di maltempo che ieri sabato 23 novembre e anche durante la notte appena trascorsa ha causato forti piogge in tutto il Piemonte, in particolare sulla fascia nord-occidentale, sulla pianura torinese e sui settori appenninici ai confini con la Liguria. Il grado di allerta dell’Arpa è salito da arancione a rosso (massimo).
In provincia di Cuneo la situazione è sotto controllo, ma ci sono molte zone “sorvegliate speciali”, in particolare il fiume Bormida che è sopra il livello di pericolo sena previsioni di incrementi significativi, così come per il Belbo in incremento che ha raggiunto la soglia di pericolo. A livello di guardia anche il fiume Tanaro sulla soglia di pericolo in alcune zone del Cebano. Più critica la situazione nelle zone basse di pianura come Cardè dove la strada provinciale è stata chiusa per la piena del rio Cantogno e Cervignasco per allagamenti.
Ecco l’elenco delle strade provinciali chiuse alle ore 9.30 di domenica 24 novembre
S.P. 234 Crissolo- Pian della Regina (pericolo valanghe)
S.P. 278 Vernante – Palanfrè Località Renette (pericolo valanghe)
S.P. 283 Canosio – Preit da Vallone San Giovanni (pericolo valanghe)
S.P. 439 Saliceto (per frana, senso unico alternato)
S.P. 582 San Bernardo – lato ligure (frana sul versante ligure)
S.P. 237 Mondovì – Magliano Alpi al km 5+900 (torrente Pesio in soglia di pericolo)
SP. 54 Monesiglio – Mombarcaro (precauzione apertura diga Osiglia)
SP. 53 Levice – Bivio sp 439 (precauzione apertura diga Osiglia)
SP. 303 Ceva – Roascio (precauzione apertura diga Osiglia)
S.P. 589 Ponte sul Torrente Ghiandone (piena torrente Ghiandone)
S.P. 29 Cardè – Confine provinciale (piena Rio Cantogno)
S.P.120 Rocca de Baldi – Sant’Anna Avagnina (frana su strada)
S.P. 582 San Bernardo (lato ligure) – frazione Cerisola isolata
S.P. 51 Neive – Mango (strada chiusa)
SP 52 Castelletto Uzzone (frana su strada, senso unico alternato)
S.P.661 Belvedere Langhe – Murazzano (strada chiusa al km 56, senso unico alternato)
S.P. 115 Igliano – Castellino Tanaro (strada chiusa per caduta alberi)
S.P. 316 Scarnafigi – Cervignasco (strada chiusa per allagamenti)
S.P.185 Murello – Cavallerleone (strada chiusa per allagamenti)
S.P. 175 Villanova Solaro – Torre San Giorgio (strada chiusa per allagamenti)
S.P. 24 Dronero – Pra Bunet (strada chiusa per esondazione rio Roccabruna)
S.P. 299 Pezzolo Valle Uzzone – Todocco (strada franata)
S.P. 295 Saliceto – Bivio S.P. 111(strada chiusa per esondazione rio Bormida)
Le previsioni del tempo annunciano precipitazioni diffuse anche per le prossime ore su Cuneese orientale. Nel pomeriggio tenderanno ad attenuarsi. La quota neve si innalzerà fino a 1700-1800 m ed è possibile un incremento dei livelli idrometrici dei corsi d’acqua nelle pianure valle di Torino. Per tutta la giornata di oggi permarranno livelli critici.
Dall’inizio dell’evento gli uffici della Protezione civile e Viabiilità della Provincia sono in piena attività e anche durante la notte sono stati mantenuti dei presidi di sorveglianza dell’evolversi della situazione. Questa mattina 24 novembre è in corso un secondo vertice in Prefettura dopo quello di ieri sera. Gli appelli dei sindaci e della Provincia sono ad uscire il meno possibile ed a stare lontani da ponti, torrenti e zone franose. In questo momento il pericolo maggiore sono le frane e gli smottamenti, ma l’altro pericolo arriva dalle valanghe per i forti accumuli di neve in alta quota e il progressivo innalzamento delle temperature. Assolutamente da evitare gite fuoripista o passeggiate sulla neve”.