Crissolo – Sabato 26 ottobre i presidenti del Parco del Monviso, Gianfranco Marengo, e dell’Unione Montana Monviso, Emidio Meirone, e il sindaco di Crissolo, Fabrizio Re, effettueranno un sopralluogo congiunto a Pian del Re per prendere atto dell’ultimazione della struttura che è “nata” dalla bonifica e dal recupero dei ruderi dell’ultima casermetta semidistrutta del pianoro delle sorgenti del Po. La realizzazione è stata curata dall’Unione Montana dei Comuni del Monviso che ha affidato la progettazione agli architetti Stefano Beccio e Paolo Bovo. I lavori sono stati eseguiti dalla ditta Nordica Costruzioni Srl, la spesa complessiva dell’opera è di circa 98mila euro.
Il fabbricato, di cui rimangono in vista i ruderi, fu costruito tra il 1939 e il 1941 nel quadro del programma di difesa del “Vallo Alpino”. Fu realizzato, utilizzando manodopera militare, in muratura di pietrame e con tetto in tegole. I vari edifici furono incendiati dai tedeschi a fine settembre 1943 e poi quasi distrutti dal bombardamento aereo nazista del 30 giugno 1944 scatenato contro i partigiani della 4° Brigata Garibaldi che occupava l’alta valle. Dopo il recupero a Centro Visita della casermetta posta a destra della colonia, realizzato dal Parco del Monviso con fondi comunitari nel 2011-2013, fino a pochi mesi fa rimanevano solo più i ruderi e le macerie del fabbricato che storicamente ospitava le cucine, il forno e magazzini per le truppe presenti a Pian del Re nella Seconda Guerra Mondiale.
L’intervento, che occupa la volumetria interna del fabbricato originale sorgendo dai muri esistenti e riproponendo la medesima pendenza delle falde dalla copertura ormai perduta, è stato realizzato con il medesimo sistema costruttivo: una struttura portante in pannelli in legno rivestiti da una lamiera grecata zincata e verniciata.Dei tre ambienti originari è stato ricavato un unico locale di 13,76 m per 3,64, per una superficie netta pari a circa 50 metri quadrati. L’edificio, vista la mancanza di una rete pubblica, utilizzerà l’illuminazione naturale proveniente dalle due porte e dagli otto lucernari posti sul tetto. Il pavimento è stato realizzato in terra stabilizzata, l’interno è completamente in legno. L’interno sarà arricchito con pannelli informativi su Pian del Re e sul Monviso, essendo prevista la rimozione delle varie bacheche attualmente presenti nell’area della torbiera e del parcheggio auto.