Cuneo – Tornare a un dibattito più sensato: a chiederlo è il sindaco Federico Borgna in Consiglio comunale, in occasione di un’interpellanza che doveva essere l’ennesimo punto della situazione del progetto del parcheggio sotterraneo in piazza Europa, ma che è finita per essere una riflessione sulla necessità di abbassare i toni. A far toccare il limite una lettera anonima di minacce pervenuta nella mattinata di lunedì all’assessore Davide Dalmasso, in riferimento proprio al tanto discusso progetto di riqualificazione della piazza.
“L’assessore Dalmasso è diventato, in un certo distorto immaginario collettivo, la persona che pervicacemente persegue la realizzazione del parcheggio. Sia chiaro a tutti che lo fa solo ed esclusivamente a nome dell’amministrazione, che gli ha assegnato questo incarico in quanto di sua competenza – ha detto il sindaco -. Oggi è stato destinatario di una lettera di minacce di morte. Credo che un episodio come questo debba metterci in guardia per come a volte affrontiamo i problemi che riguardano la nostra città: dobbiamo tenere conto delle menti labili o criminali che assistono al dibattito cittadino e possono interpretarlo in maniera distorta. Esprimo la più ferma condanna a questo gesto che, oltre che stupido, è anche criminale. All’assessore da parte mia la più totale solidarietà e completo avvallo del suo operato fin qui”.
Dopo la bocciatura del ricorso al Tar, presentato da tre privati e dal Comitato “Di Piazza in Piazza”, e dopo che è andato deserto il bando, chiuso lo scorso 4 luglio, per la realizzazione del parcheggio sotterraneo, non essendoci state offerte da parte di soggetti privati in qualità di promotori per il project financing, l’interpellanza presentata in Consiglio dai pentastellati Silvia Maria Cina e Manuele Isoardi insieme a Ugo Sturlese e Luciana Toselli (Beni Comuni) chiedeva all’amministrazione come intendesse ora procedere con il progetto.
“Intendiamo andare a Roma e capire con gli organi competenti se sia possibile rimodulare il progetto finanziato. Lo stato dell’arte è questo: ancora non abbiamo nulla in mano, ma vedremo che risposte ci daranno” ha risposto l’assessore Davide Dalmasso.
Il progetto, che finora è costato circa 87.000 euro al Comune, prevede per la realizzazione un project financing, come già diverse altre opere cittadine. Una modalità che molti dei contrari al progetto avevano attaccato, perché ritenuta troppo favorevole al soggetto privato. “Il bando è andato deserto: allora forse, a differenza di quanto dicevano tutti i comitati, non stavamo facendo un regalo ai privati” ha aggiunto l’assessore, che poi è tornato sulla lettera di minacce: “Ringrazio il sindaco per la solidarietà, vorrei però chiedere a tutti di farci un favore: torniamo a toni e discussioni sensati. Abbandoniamo la campagna denigratoria e di odio, cavalcata e supportata purtroppo da questo Consiglio. Credo che nell’ultima manifestazione contro il progetto ci fossero più consiglieri che manifestanti qui davanti al palazzo comunale. Sono stato pesantemente insultato per la strada, davanti ai miei figli e ai miei amici, e sui social network. Sono stato additato come un mafioso, la mia famiglia come titolare di interessi non reali. Sono stato denunciato. Tutto questo ha portato alla minaccia di morte che mi è pervenuta per posta oggi. Credo che si debba rientrare un po’ più nel confine buon senso. Queste azioni di gente piccola non spaventano e non fermano nessuno”.