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Venerdì 22 novembre 2024

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Visto con voi: Anri Sala al Castello di Rivoli

Tra le mostre in corso nell’ex residenza sabauda ci sono anche le sorprendenti opere dell’artista albanese

La Guida - Visto con voi: Anri Sala al Castello di Rivoli

Cuneo– Oltre alla collezione permanente il Castello di Rivoli in questo periodo ospita tre mostre molto interessanti. Una è l’intelligente installazione multimediale della tedesca Hito Steyerl (“La città delle finestre rotte”, fino al 30 giugno). La seconda è “Harald Szeemann: museo delle ossessioni” (fino al 26 maggio), dedicata al leggendario curatore svizzero (1933-2005), di cui sono rievocate le mostre più innovative e sperimentali. Una viene addirittura ricostruita: “Nonno: un pioniere come noi” (Berna, 1974), che proponeva la collezione di fotografie, oggetti, strumenti di lavoro e ricordi vari (1200 pezzi) del nonno parrucchiere d’origini ungheresi, inventore di una tecnica per l’ondulazione dei capelli. Il XX secolo in forma di surreale Wunderkammer. Ma la mostra più entusiasmante è la terza: “As You Go” (fino al 23/6) dell’albanese/berlinese Anri Sala che propone quattro lavori in cui è protagonista la musica: la scultura “Bridges in the Doldrums” (quattro tamburi che suonano da soli creando la base ritmica di un pezzo, frutto della fusione dei bridge di 74 brani eterogenei) e soprattutto tre opere filmiche proiettate in successione (38 minuti in tutto) in una sorta di labirinto. Le immagini che si susseguono possono essere fruite o frontalmente, stando fermi, lasciando che appaiano, scorrano, si sovrappongano e spariscano di fronte a noi, oppure accompagnandole, camminando (“as you go”, insomma) e quasi perdendosi nella struttura, lasciandosi sommergere dalla musica. Ovvero il Ravel del “Concerto per la mano sinistra” (scritto per il pianista disabile Paul Wittgenstein, fratello del filosofo Ludwig), la “Marsigliese” e l’”Internazionale” unite insieme e poi Stravinskij, la cui “Elegia per viola sola” è eseguita dal celebre Gérard Caussé con una lumaca che striscia sull’archetto modificando la stessa durata del pezzo. Un’esperienza sinestetica dove il tempo, le immagini, i suoni e la nostra stessa percezione subiscono interazioni, dilatazioni, alterazioni e slittamenti inauditi. Il Castello di Rivoli è aperto dal martedì al venerdì dalle 10 alle 17, al sabato e alla domenica dalle 10 alle 19, mentre è chiuso il lunedì.

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