Cuneo – Il progetto “Punta su di te 2.0” è un’iniziativa volta alla sensibilizzazione e prevenzione del gioco d’azzardo patologico. Alcuni dei risultati del progetto nato nel luglio del 2016, sono stati presentati oggi venerdì 5 aprile a giornalisti e professionisti del settore in Fondazione Crc. Il progetto è promosso dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo, in collaborazione con l’ASL CN1, l’ASL CN2, e i consorzio CIS; i comuni di Cuneo, Savigliano, Saluzzo, Fossano, Alba, Bra e Mondovì, la Caritas Diocesana e Libera Cuneo che sono tutti enti partner dell’iniziativa.
Il progetto ha come finalità il contrasto del gioco d’azzardo e si propone di diminuire il numero di persone esposte al rischio di sviluppare comportamenti problematici e patologici, con un’attenzione particolare per i giovani e gli anziani. Per questo si propone di accrescere e diffondere la cultura della prevenzione e della promozione della salute, attraverso un mix di strategie, alcune mutuate dalle precedenti edizioni del progetto, altre totalmente nuove, da inscrivere in un quadro sperimentale.
Dai dati si presenta una situazione alalrmante: in Italia ci sono 18.445.738 giocatori, intesi come coloro che hanno giocato d’accardo almeno una volta negli ultimi 12 mesi, ovvero il 36,4% della popolazione. Un dato che significa che 43,7% dei maschi italiani gioca, uno su due quasi, e il 29,87 delle donne, una su tre. Il 72,8% fa parte dei considdetti giocatore sociale quello che gioca con altri, ma ben l’8,2% è problematico. Le fasce di età colpite sono quelle degli adulti: il 41,1% dei 40/49 anni gioca così come il 41% dei 50/64 anni, per i giovani il 27,3%.
La distribuzione geografica per area geografica testimonia che i maggiori giocatori sono nel centro Italia e nel Nord-Ovest: il 42,7 in centro, il 39,3% nel Nord-Ovest, il 35,8 nelle isole, il 33,8% per il Sud e il 29,3% nel Nord-Est.
Il gioco d’azzardo è per il 94,5% avviene in un luogo fisico mentre solo il 5,5% avviene online.
In Piemonte il 39,9% è giocatore d’azzardo di cui 1.150.000 sociale e ben 36.108 problematico. Dopo la legge regionale sulle slot il volume di affari è sceso di 450 milioni.
