Cuneo – Messer Tulipano, il grande evento botanico nel parco del Castello di Pralormo annuncia ogni anno la primavera con la straordinaria fioritura di 100 mila tulipani e narcisi. Il piantamento è sempre rinnovato nelle varietà e nel progetto-colore, ed ospita tante varietà curiose. La manifestazione coinvolge tutto il parco, progettato nel XIX secolo dall’architetto di corte Xavier Kurten, artefice dei più importanti giardini delle residenze sabaude. Nei grandi prati sono state create aiuole dalle forme morbide e sinuose, progettate ponendo particolare attenzione a non alterare l’impianto storico e prospettico. Le aiuole dunque “serpeggiano” tra gli alberi secolari, mentre nel sottobosco occhieggiano ciuffi di muscari, di narcisi e di giacinti.
Per questa edizione, partendo dalla biblioteca antica del Castello di Pralormo che custodisce libri rari anche di botanica e di viaggio, atlanti e mappamondi, si è pensato di proporre un argomento molto particolare: “CACCIA AL TESORO VERDE: i viaggi dei cacciatori di piante”, appassionati ed avventurosi botanici che affrontarono viaggi lunghi e difficoltosi, pericoli inimmaginabili alla ricerca di specie botaniche sconosciute. Accanto ai libri della biblioteca del Castello, selezionati dagli studiosi di botanica Maria Teresa Della Beffa, Laura Guglielmone, Liliana Quaranta e Davide Pacifico con l’Associazione Amici del Giardino Botanico Rea ed esposti per la prima volta al pubblico, esemplari di alcune delle varietà di piante portate in Europa tra il XVI e il XIX secolo, ma anche allestimenti e suggestioni su equipaggiamenti, modi di viaggiare, tecniche di trasporto dei cacciatori di piante con esposizione anche di alcuni attrezzi nautici e modelli di velieri antichi del Museo Civico Navale di Carmagnola che rievocano i viaggi avventurosi delle navi delle Compagnie delle Indie inglesi, olandesi, francesi. I bellissimi dipinti del pittore-viaggiatore Stefano Faravelli arricchiscono l’esposizione e raccontano un mondo lontano, meraviglioso e fantastico di cui al visitatore sembra di poter sentire anche voci, suoni e profumi. In un salottino è ricostruita una farmacia allestita in collaborazione con Aboca eZuma a cura di Federfarma e Ordine dei Farmacisti della provincia di Torino dedicata alle piante medicinali, alle loro caratteristiche e all’iconografia ad esse legate, con l’esposizione di strumentazioni, contenitori e oggetti di ieri e di oggi. Un altro allestimento è invece dedicato alle spezie, al loro immenso valore commerciale e le rotte più brevi per farle arrivare in Europa. La cappella settecentesca documenta attraverso acquerelli e racconti i viaggi di sacerdoti e abati appassionati di botanica, tra cui i valdostani Pierre Chanoux e Joseph-Marie Henry.Nella serra francese, arrivata da Parigi nel 1896, varietà curiose di orchideeinsieme a una collezione di piante carnivore del Giardino Botanico Rea che ben rappresentano quelle trovate e trasportate in Europa dai cacciatori di piante.