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Venerdì 22 novembre 2024

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Montagna, nuova forza per le terre alte con la legge regionale

Il sì del consiglio regionale corona un percorso che, primo in Italia, mette insieme enti locali e green economy per dare risposte concrete

La Guida - Montagna, nuova forza per le terre alte con la legge regionale

Cuneo – Un sì che fa sperare le terre alte: ieri (giovedì 28 marzo) il consiglio regionale ha approvato – prima Regione in Italia – la nuova legge sulla montagna, che per dare nuova forza e un futuro più certo ad ampie porzioni dell’area subalpina punta su salvaguardia del territorio, prevenzione del dissesto, sviluppo sociale ed economico, rafforzamento delle amministrazioni locali.
“La valorizzazione dei borghi alpini e appenninici – afferma l’assessore regionale alla montagna Alberto Valmaggia -, la riduzione del divario digitale, la necessità di organizzare nuovi sistemi di servizi pubblici (ad esempio i trasporti a chiamata) sono assi fondamentali della nuova legge, insieme a turismo e agricoltura, ma anche strumenti innovativi comele cooperative di comunità e le comunità energetiche. Si tratta di una versione 4.0 delle leggi sulla montagna, che attua così anche la legge nazionale 158 del 2017 sui piccoli Comuni, e in questo il Piemonte è la prima Regione in Italia ad averlo fatto, quella sulla green economy. Inoltre, mette al centro del lavoro delle Unioni montane molti temi chiave per il contrasto all’abbandono e ai cambiamenti climatici. Ora abbiamo uno strumento normativo che intende incentivare la montagna piemontese grazie al principio di premialità per tutte quelle realtà in grado di gestire funzioni e progetti in forma associata, coordinata ed efficiente, nella consapevolezza che il patrimonio delle nostre aree montane può essere valorizzato solamente con una visione univoca e che miri ad ottimizzare le risorse disponibili”.
“Liquidate” le Comunità montane e formate le 55 nuove Unioni montane (forme più snelle e sostenibili di gestione associata delle funzioni fondamentali), viene anche reintrodotta la Conferenza dei presidenti delle Unioni montane come organo consultivo della giunta regionale.
Tra gli strumenti previsti dalla legge, ci sono il programma annuale di attuazione (individuare gli interventi), l’osservatorio regionale per la montagna, il fondo regionale per la montagna. E come azioni si punta anche su aspetti innovativi come valorizzazione di un turismo sostenibile, sviluppo dei servizi digitali, televisivi, postali e telefonici, recupero dei borghi alpini, valorizzazione delle risorse energetiche locali, sostegno alla realizzazione di green communities.
“Con la legge sullo sviluppo della montagna – è il commento di Marco Bussone, presidente nazionale Uncem -, la Regione Piemonte diventa la prima in Italia ad attuare la legge nazionale sui piccoli Comuni, il Codice forestale e la legge sulla green economy. Tre dispositivi varati dal Parlamento che danno nuovi strumenti di lavoro per gli enti locali e le imprese. Il testo approvato a maggioranza dal consiglio regionale pone anche l’accento su grandi traiettorie che non ci devono vedere timidi o inermi, a partire dalla Strategia macroregionale alpina, la Strategia per lo Sviluppo sostenibile, quella per le green communities, l’Agenda digitale, il Piano banda ultralarga e ovviamente la Strategia nazionale per le aree interne che deve essere resa stabile, per tutti. Lavoriamo per mettere i Comuni, le Unioni montane, tutti gli enti sintonizzati su queste frequenze, operativi e concreti”.

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