Cuneo – I Carabinieri della Sezione Radiomobile e della Stazione di Cuneo hanno arrestato mercoledì 20 febbraio in flagranza di reato un ragazzo residente in città, R.A., di 37 anni, operaio, incensurato, ritenuto responsabile di produzione e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Seguito da giorni con il sospetto di spacciare sostanze stupefacenti in città, i Carabinieri decidevano di recarsi prima nella sua abitazione, ma non c’era nessuno, e poi sul luogo di lavoro, per procedere ai conseguenti accertamenti controlli. Rintracciato in un cantiere, l’uomo veniva perquisito così come l’armadietto del lavoro. I controlli davano esito negativo ma venivano estesi all’auto, dove i militari rintracciavano all’interno del porta oggetti della portiera dell’auto,due barattoli in vetro, chiusi ermeticamente, contenenti marijuana già essiccata e pronta all’uso. I controlli continuavano presso il suo appartamento dove i Carabinieri hanno scoperto un vero e proprio laboratorio specializzato nella produzione di sostanza stupefacente. All’interno di una camera infatti era installata una vera e propria serra riscaldata artificialmente con un impianto di illuminazione e di riscaldamento di ultima generazione, con due piante di cannabis in buono stato di maturazione. La struttura era anche dotata di un sistema autonomo di aspirazione e filtraggio dell’aria e, adagiati sul pavimento, erano stati accuratamente sistemati diversi flaconi di fertilizzanti, terriccio vario, scatole contenenti semi di cannabis pronti all’uso. Altra marijuana in un barattolo di vetro è stata trovata in un armadio a muro della stanza da letto, con due involucri in cellophane contenente sostanza verosimilmente di tipo “hashish”, un blister contenente semi di cannabis, un bilancino di precisione, un grinder, e, all’interno di un altro contenitore di vetro, una somma di 370 euro, verosimile provento dell’attività di spaccio.
Il ragazzo è stato condotto in caserma in stato di arresto e, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, immesso al regime degli arresti domiciliari con l’accusa di produzione e detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.