Monterosso Grana – Da Coumboscuro alla Sardegna, un filo di solidarietà ideale per problemi concreti e pesanti: anche dalla valle Grana giungono attestati di vicinanza ai pastori sardi e alle loro rivendicazioni, alle proteste e alle lotte che stanno portando avanti per vedersi riconoscere il giusto prezzo per il latte di pecora, in modo da coprire i costi di produzione e ottenere il giusto margine di redditività. Ecco allora che, dalla frazione del paese in alta valle Grana, giunge una lettera di sostegno e solidarietà ai pastori.
Bounjourn, siamo pastori anche noi, qui tra le montagne del Piemonte, e ci sentiamo vicini a voi, pastori di Sardegna: allevare pecore, fare i pastori è ormai un mestiere della miseria. Il prezzo del latte di pecora è vergognoso, ma il prezzo degli agnelli è vergognoso: abbiamo le stalle piene di agnelli, che non si vendono, perché arriva la carne pronta dall’estero a prezzi ridicoli; la lana non si vende più: l’ultimo lavaggio in nord Italia ha chiuso l’anno scorso, la lana vecchia è ancora tutta nelle bisacce e dopo due mesi “sarebbe” rifiuto speciale!
Se contiamo le ore di lavoro con i nostri animali non guadagniamo 50 centesimi all’ora (e poi si parla di sfruttamento, di lavoro nero con gli immigrati!); ma noi siamo ricchi: possediamo stalle, fienili, prati, pascoli, trattori… e allora dobbiamo pagare le tasse, tutte, tante…
Ma lo sanno i nostri politici, i nostri rappresentanti di categoria, i nostri amministratori, gli infiniti enti che si occupano di agricoltura, biodiversità, montagna, benessere animale, ecologia… che le nostre pecore mangiano anche quando il latte non è pagato il giusto, quando gli agnelli rimangono in stalla perché nessuno li compra, quando la lana è un rifiuto speciale?
Da voi non c’è ancora, ma da noi è tornato (chissà come!) il lupo, che ha il diritto di uccidere le nostre pecore: il lupo è protetto, ma le pecore e i pastori non sono protetti!
Non chiediamo contributi, rimborsi e altre elemosine: chiediamo il giusto prezzo per il nostro lavoro, le nostre fatiche, i nostri animali, il latte, la carne, la lana.
Noi pastori e montanari delle valli del Piemonte e di tutto l’arco alpino siamo con i pastori della Sardegna, vicino a loro nella coraggiosa battaglia di questi giorni e di ogni giorno. Perché – in questa nostra società – per continuare a fare il pastore ci vuole tanta tanta passione e coraggio.
“Il buon pastore dà la vita per le sue pecore”.
Ma i politici non sono mai buoni pastori…
Anna Arneodo