Gentile direttore,
pochi giorni fa gli esponenti della Lega della provincia di Cuneo hanno rivendicato con clamore l’arrivo di 1 milione e 156 mila euro alla provincia di Cuneo, utilizzabili “per scuole e strade”, e un totale di 11 milioni e 600 mila euro ai comuni sotto i 20.000 abitanti. Ogni trasferimento è importante per il funzionamento degli enti locali, ma i festeggiatori mancano di onestà intellettuale e credo sia importante ricordare come questo governo, negli ambiti scolastico, della viabilità e della finanza locale abbia tradito più aspettative di quelle che ha mantenuto. A partire dal mondo della scuola: uno dei primi atti del premier Conte è stato infatti quello di chiudere la struttura di missione per l’edilizia scolastica presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, che negli ultimi 4 anni ha sovrinteso alla spesa di 10 miliardi per la messa in sicurezza e la realizzazione delle scuole. 300 edifici scolastici realizzati, 2100 interventi di manutenzione in 15 regioni: solo in provincia di Cuneo erano arrivati 50 milioni di euro che avevano permesso numerosi interventi.
Grazie ad ItaliaSicura poi, erano stati allentanti i vincoli finanziari dei comuni e consentiti altri 1000 interventi nelle scuole italiane. Proprio dall’allentamento dei vincoli derivano i fondi che, secondo la Lega, è stato il Ministro Salvini a distribuire agli enti locali: ma spazi finanziari erano già stati garantiti dal governo del Partito Democratico, mentre il governo in carica ha scelto di allargarli di pochi milioni bloccando per esigenze di cassa i fondi per le periferie, dei quali a Cuneo dovevano arrivare 18 milioni.
Il premier Conte ha poi dovuto cedere alle proteste dell’ANCI, ma l’arrivo di quei soldi è stato comunque rimandato. Riguardo alla finanza locale, potremmo anche parlare del taglio dei servizi ai cittadini in tutti quei comuni puniti dal decreto sicurezza per aver ritenuto l’accoglienza un valore. Arrivando invece al tema della viabilità, duole ricordare alla Lega che nella nostra provincia le strade di maggiore importanza sono di competenza statale, e quindi gestite da ANAS. Questo governo ha azzerato i vertici ANAS nella vasta e meticolosa applicazione dello spoil system applicata in questi mesi, ma per il momento non riesce a dare risposte sulle partite più importanti per il territorio.
Un breve ma significativo elenco: il Tenda-bis, che se rinviato a gara sarà finito forse per il 2030; la tangenziale di Fossano, della quale non si hanno notizie; la circonvallazione di Demonte, ferma per un parere ministeriale disperso; la manutenzione di tutta la SS21 della Maddalena e la costruzione dei paravalanghe; per non parlare dell’incertezza sul Ponte dell’Olla. E questo senza voler mettere il dito nella piaga dell’Asti-Cuneo, per la quale la Granda continua a essere presa in giro, come tutto il Piemonte, da Lega e 5 Stelle. Insomma, non vorrei abbattere i leghisti di casa nostra, ma per la provincia Granda non c’è molto da festeggiare. Ci facciano sapere quando riusciranno a risolvere qualcuno di questi problemi, quando metteranno anche loro 10 miliardi sull’edilizia scolastica, quando aprirà il cantiere dell’Asti-Cuneo. Magari quel giorno festeggeremo anche noi.
Chiara Gribaudo