Tenda – I francesi ci smontano il muro. La struttura (opera 09) a poco meno di un chilometro dallo sbocco in Val Roya del tunnel di Tenda è in corso abbattimento. L’altezza del muraglione, alto fino a 11 metri e lungo circa 80, sarà abbassata per un’altezza variabile da due a quattro metri per motivi di sicurezza.
L’intervento era stato richiesto ad Anas, deciso in sede di Conferenza intergovernativa (Cig) a Parigi, paventato, infine, lo scorso 18 dicembre in Prefettura a Cuneo da Gwenaëlle Chapuis, sotto prefetto delle Alpes-maritimes, nel caso non l’avesse fatto Anas. Cosa che alla fine è avvenuta, vista l’inerzia italiana e il rinvio della firma del contratto con l’Edilmaco, l’impresa torinese che dovrebbe mettere le toppe e proseguire i lavori avviati dalla Grandi Lavori Fincosit. A questo proposito Anas ha detto, attraverso il suo ufficio stampa, che la sottoscrizione avverrà entro questo gennaio. Il muraglione definito della “vergogna” presenta difetti costruttivi, fratture del rivestimento e piccoli movimenti che sono monitorati con strumentazioni in continuo. Lo stato di fatto ragionevolmente esclude crolli improvvisi – c’erano però alcuni blocchetti instabili, facilmente rimuovibili, sul profilo – ma vista la mancanza di risposte, la situazione di stallo è diventata l’occasione per dimostrarci l’efficienza francese. E obtorto collo Anas ha dovuto autorizzare i lavori che sono seguiti sul posto da uomini dell’Azienda. L’intervento di alleggerimento della struttura avviene dall’alto, procedura che consente fortunatamente di evitare interruzioni del traffico. “L’abbattimento e la ricostruzione del muro – dice Anas – sarà completata dalla nuova impresa del Tenda bis”.