Verzuolo – Non ci sono buone notizie dopo l’incontro che c’è stato ieri giovedì 20 dicembre negli uffici della Confindustria di Vicenza, nella vicenda degli esuberi del Gruppo Burgo, che ha la propria sede legale in Veneto, ad Altavilla Vicentina. La discussione era sui 162 esuberi previsti (dei quali 100 sono nello stabilendo fiuliano di Duino, in Friuli Venezia Giulia e i restanti nella Cartiera di Verzuolo). Sono una trentina i lavoratori di Verzuolo che rischiano fortemente di perdere il posto di lavoro: più della metà potrebbero evitare il licenziamento con l’utilizzo degli incentivi all’esodo, il ricorso al prepensionamento o agli strumenti previsti in questi casi dall’Agenzia nazionale delle politiche attive del lavoro. La cassa integrazione scadrà il 22 gennaio 2019. Sulla riorganizzazione del personale della Cartiera di a Verzuolo, la Burgo per ora non si è pronunciata e un nuovo incontro è in programma il 4 gennaio a Verzuolo. Il 4 gennaio è l’ultima data utile per trovare un accordo tra le parti, poi i problemi in caso di mancato accordo saranno valutati dal Ministero per lo sviluppo economico, con altri 30 giorni di tempo per trovare una soluzione. Il sindaco di Verzuolo, Giancarlo Panero: “Siamo molto preoccupati. Nei mesi scorsi, abbiamo ottenuto l’ attivazione dell’Agenzia per la mobilità da parte della Regione: la Burgo è la prima azienda che l’ ha ottenuta in Piemonte. Stiamo lavorando con Regione, Provincia e Burgo per firmare il protocollo sul processo di riconversione. Tutto questo per garantire il futuro dello stabilimento di Verzuolo”.