Cuneo – La prossima settimana la Granda ospiterà un’imponente esercitazione per testare efficienza e interoperatività di esercito, forze dell’ordine, istituzioni e volontariato in caso di pubbliche calamità. L’area cuneese viene coinvolta insieme con Verona e con L’Aquila, per mettere in piedi un sistema di intervento di fronte a catastrofi naturali: sul nostro territorio l’esercitazione riguarda eventi alluvionali, per il veronese un sisma con smottamenti e zone isolate, per l’aquilano un sisma di particolare intensità. Viene utilizzata l’area addestrativa demaniale di Salmour (circa 50 ettari, con un corso d’acqua), dove verrà realizzato un ponte logistico di tipo “bailey”, per ripristinare la viabilità simulando il crollo di un ponte; verrà realizzato un centro di raccolta di sfollati; verranno spostate macerie. L’esercitazione riguarda anche la ricerca di persone con il supporto di droni ed elicotteri; in contemporanea, vengono attivate e messe in rete anche le sale operative sul territorio, dalla Prefettura alla Provincia. Una maxi operazione su più giorni e con circa 800 persone nelle tre province, di cui circa 250 in Granda, con cui si verificheranno le capacità di operare insieme e di dare risposte rapide alla popolazione da parte di Esercito, Associazione nazionale Alpini, forze dell’ordine, Vigili del fuoco, Protezione civile, 118 ed enti locali, come ha spiegato il col. Mario Fabio Pescatrice (a sinistra, nella foto sotto), comandante del 32° reggimento Genio Guastatori. Con interventi reali e attività concrete, prevedendo tutti i rischi legati a calamità naturali, dal ripristino della viabilità al salvataggio delle persone ai controlli antisciacallaggio: il tutto in una terra, come ha ricordato il Prefetto Giovanni Russo (a destra nella foto sotto), che è caratterizzato da fragilità e vulnerabilità sotto il profilo idrogeologico e che viene coinvolto in una iniziativa innovativa, per garantire la sicurezza dei cittadini.