Cuneo – L’autotrasporto cuneese è in sofferenza. La carenza infrastrutturale locale si è aggravata e le prospettive per la categoria sono preoccupanti. “Siamo sempre più isolati”, afferma Mario Mairone presidente dell’associazione Fai Cuneo. La Federazione autotrasportatori italiani è la più grande associazione imprenditoriale del settore trasporto merci per conto di terzi su strada in Italia.
“Da mesi il transito sul Colle di Tenda è vietato con un grave danno economico per le aziende cuneesi che da sempre vanno in Costa Azzurra e un pericoloso precedente per il Colle della Maddalena è una strada difficile e rischiosa, transitabile dai mezzi pesanti solo con autorizzazioni in deroga (in Francia c’è il divieto alle 26 tonn); anche qui si è in attesa, da anni, di un’opera per la protezione del traffico dalle valanghe”, spiega Alberto Giaccardi, segretario della Fai Cuneo e direttore generale della cooperativa Tuttoservizi S.coop, storica realtà di servizi per le aziende di autotrasporto della provincia di Cuneo e Asti. A completare il quadro dalle tinte fosche, l’inadeguatezza del passaggio del Col di Nava, lo stop sulla tangenziale di Fossano. Non mancano le ripercussioni negative sul settore provocate dal drammatico crollo del Ponte Morandi, a Genova. Tragitti e tempi che si allungano e che rendono insostenibile l’esercizio concorrenziale delle imprese di trasporto cuneesi.
La nota più dolente per la viabilità nostrana: “Il completamento dell’autostrada verso Asti è ancora soltanto una promessa. Nell’incontro con il ministro Toninelli, lo scorso 26 settembre, abbiamo avuto rassicurazioni e siamo fiduciosi ma vorremmo avere maggiori certezze su modalità e tempi di realizzazione dell’opera” tuona il presidente Mairone.
La A6 Torino-Savona, a breve, vedrà un nuovo cantiere per il rifacimento del Ponte Mollere sud (Sale Langhe-Priero) con lavori di mesi. L’autostrada per il mare in prospettiva sarà inadeguata a sopportare il traffico che deriverà dall’operatività della nuova piattaforma portuale di Vado Ligure, dove dal 2019 è prevista la movimentazione di migliaia di container. L’alternativa al traffico su gomma è la ferrovia, ma sarebbe necessario migliorare potenziare la linea Torino-Savona che tra Ceva e San Giuseppe (20 km) è a binario unico. Un argomento di cui si è parlato a settembre nel convegno di Cgil Cuneo “Il sistema cuneese dei trasporti”. Mondovì aspira a diventare uno dei poli logistici dell’Apm terminals – società danese che gestisce la piattaforma Maersk di Vado – da realizzare presso l’area ex Cobra acquistata da Lannutti. Una ferrovia adeguata toglierebbe il traffico pesante dall’A6.
“L’intermodalità non ci spaventa e sulla base dell’esperienza in varie parti d’Europa la creazione di “porti secchi” crea lavoro e occupazione per l’autotrasporto. Siamo preoccupati perché il nostro settore non è più attraente come un tempo per i costi di avviamento (mezzi e patenti), la minor redditività delle tariffe, l’impegno e i vari limiti orari che devono osservare gli autisti nello svolgere un’attività che è strategica per ” racconta ancora Giaccardi. Anche per questo è stata creata la cooperativa Tutto Servizi, che si occupa di favorire l’accesso alla professione, di fare formazione per l’autotrasporto e non solo, di elaborare buste paga per i clienti, del recupero accise sui carburanti ed è una agenzia pratiche auto di comprovata esperienza e professionalità. Inoltre la Tuttoservizi è anche agente di Faiservice, tra i leader europei nell’erogazione di servizi alle aziende di autotrasporto e che ha la sua sede operativa a Cuneo, in via Renzo Gandolfo 1 dove sono ubicate anche la Fai Cuneo e la Tuttoservizi.