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Domenica 21 settembre 2025

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Viaggio in bicicletta in una Francia da scoprire

Il cicloviaggio di un gruppo di ciclisti amatoriali del quartiere San Paolo di Cuneo: 7 tappe, 759 chilometri percorsi e 9.548 metri di dislivello

Cuneo

La Guida - Viaggio in bicicletta in una Francia da scoprire

Dal 2003 il gruppo composto da ciclisti amatoriali residenti nel quartiere San Paolo di Cuneo e da amici intervenuti in seguito organizza un tour ciclistico, sia in Italia che all’estero.
Quest’anno, da sabato 6 a sabato 13 settembre scorsi, il gruppo ha effettuato un ciclo-viaggio, denominato “Francia da scoprire”, percorrendo strade nei dipartimenti francesi di Lozère, Gard, Aveyron, Ardèche, Vaucluse, Alpi Marittime e Var, per un totale di 7 tappe, 759 km. percorsi e 9.548 m. di dislivello.

Prima tappa

Composto da 23 ciclisti e due accompagnatori alla guida del furgone contenente i bagagli, il gruppo ha raggiunto in pullman la città di Florac-Trois-Rivières (600 m. di altitudine e circa 2.000 abitanti), grazioso paese situato nella regione dell’Occitania, all’interno del Parco Nazionale delle Cevennes.
L’itinerario ha avuto inizio nel pomeriggio stesso di sabato 6 settembre ed il gruppo ha percorso la spettacolare route D907bis che si addentra nelle gole del fiume Tarn, lungo 380 km ed affluente della Garonna.La strada di snoda a fianco della grande fenditura che taglia in verticale gli alti altipiani calcarei, offrendo scorci spettacolari su formazioni rocciose che si alternano a borghi medievali ed a splendidi castelli; degno di nota, situato accanto alla route D907bis, il Castello de la Caze, costruzione del XV° secolo e classificato Monumento Storico, che attualmente ospita un hotel 4 stelle ed offre la possibilità di escursioni in canoa sulle acque dell’adiacente fiume Tarn.L’arrivo previsto della prima tappa è stato a Millau (379 m., circa 22.000 abitanti), comune francese situato nel dipartimento dell’Aveyron, sul fiume Tarn alla confluenza con la Dourbie, presso il Domaine de Saint Estève, in suggestivi chalets immersi nel verde, dopo 80 km. percorsi con 436 m. di dislivello.
Sullo sfondo era visibile il viadotto autostradale di Millau, un ponte strallato che attraversa la valle del Tarn, uno dei più alti ponti veicolari del mondo ed al primo posto in Europa, lungo 2.460 m. ed inaugurato il 14 dicembre 2004, con la sommità dell’insieme pilastro/pilone a 341 metri, leggermente più alto della Torre Eiffel e solo 40 metri più basso dell’Empire State Building.

Seconda tappa

Il giorno dopo il gruppo è ripartito alla volta del villaggio di Florac Trois Rivière, seguendo la strada D991 che costeggia il fiume Dourbie; dopo una trentina di chilometri, all’altezza del villaggio di Cantobre, ha iniziato una salita di circa 30 km. che conduce al monte Aigoual (1.567 m.), la seconda vetta più alta della catena delle Cevenne, nella zona sud-est del Massiccio Centrale Francese.Il villaggio di Cantobre (558 m.), classificato tra i più belli di Francia, è costruito su di uno sperone roccioso in calcare dolomitico, con una trentina di case in pietra che, si racconta, furono costruite prelevando le pietre stesse dai resti del castello già esistente, e presenta un aspetto medievale e rustico all’insieme.
Dalla sommità del monte Aigoual un costante percorso in discesa ha facilitato il raggiungimento dell’hotel Pont Neuf, a Florac Trois Rivières (600 m., circa 2.000 abitanti), a seguito di 111 km. con 1.515 m. di dislivello.

Terza tappa

La mattinata di lunedì 8 settembre il gruppo è partito alla volta di Vallon Pont d’Arc. È stata percorsa la route D9, la “corniche des Cevennes”, con tratti panoramici sulla valle; raggiunto il Col du Rey (987 m.), bellissimi scorci sui territori ricchi di castagneti e sulla pianura circostante hanno favorito l’ingresso del gruppo all’inizio delle Gorges de l’Ardèche ed in breve è stato raggiunto il villaggio di Vallon Pont d’Arc (434 m., circa 2.000 abitanti), il cui nome deriva dal Pont d’Arc, un arco di calcare alto 60 m. sotto al quale scorre il fiume Ardèche, e dell’ hotel Le Clos de Bruyère, dopo 123 km. con 1.523 m. di dislivello.

Arrivo a Carpentras

Il giorno dopo il gruppo parte da Vallon Pont d ‘Arc alla volta di Carpentras, sulla route D920, detta “route des Gorges”, che costeggia per lungo tratto il fiume Ardèche.Dopo la spettacolare immagine offerta dal naturale “ponte ad arco”, che ha una lunghezza di 60 metri e un’altezza di 54 metri, è stato aperto dal fiume Ardèche ed è un sito noto per i canoisti, si trovano numerose aree di sosta che consentono di ammirare e fotografare panorami mozzafiato che si aprono sul fiume sottostante e sulle pareti calcaree, alte anche fino a 300 metri e punti di osservazione dai quali si possono avvistare gruppi di grifoni sospesi in volo fra le maestose gole.Dopo una cinquantina di chilometri si raggiunge il paese di Saint Just d’Ardèche e da lì ha inizio un lungo tratto pianeggiante, contraddistinto anche da una pregevole ciclabile realizzata su di un dismesso tratto ferroviario, grazie al quale il gruppo raggiunge la città di Carpentras (212 m. e circa 30.000 abitanti), e l’Hotel Le Safari, dopo 96 km. con 731 m. di dislivello.Una “salto” in centro ed una visita alla cattedrale di Saint Siffrein, edificata nel 1400 in stile gotico provenzale ed in onore del Santo Patrono della città, ci permette di scoprire che l’edificio contiene, oltre ad opere d’arte di alto valore, il celebre “Saint Mors”, conservato in una navata laterale della cattedrale, che la tradizione vuole sia stato fatto con un chiodo della croce di Cristo.

La tappa più lunga

Mercoledì 10 settembre il gruppo affronta la tappa più lunga di tutto il percorso; una decina di chilometri portano i ciclisti a varcare il Col de Murs (626 m.) ed a raggiungere il villaggio di Roussillon (360 m. e circa 1.000 abitanti). Il paese deve la sua fama ed anche il suo nome agli estesi giacimenti di ocra che lo circondano; infatti, a seconda dell’ora del giorno e della posizione, l’ocra assume colori che vanno dal giallo all’arancione e al rosso scuro.La strada prosegue poi verso Valensole (500 m., circa 3.000 abitanti) e l’altopiano circostante, nel parco Regionale del Luberon; molte cascine espongono indicazioni dei prodotti del luogo, cioè olio, miele e lavanda. Si arriva infine a Moustiers-Sainte Marie (730 m., circa 800 abitanti), all’ingresso delle Gole del Verdon; il paese è posto davanti ad una lunga catena di montagne, a circa sette chilometri dal Lago de Sainte Croix ed è ritenuto il più bel villaggio della zona ed inserito tra “Les Plus Beaux Villages de France”, una classifica che raccoglie i primi trenta borghi nazionali che si distinguono per bellezza.Il borgo di Moustiers-Sainte-Marie dista circa sette chilometri dal lago de Sainte-Croix e si trova costruito su di una collina rocciosa, divisa da un corso d’acqua che scende a valle e che crea una piccola cascata in paese. Attraverso duecento scalini, che sono di pietra ormai liscia a causa del forte afflusso di pellegrini che sono passati da qui lungo i secoli, in quindici minuti o poco più si può raggiungere la sovrastante Chapelle Notre Dame de Beauvoir; risale al XII secolo, così come il suo campanile e presenta davanti un porticato in stile romanico. La chiesa è composta al suo interno da quattro campate a navata unica: le prime due sono in stile romanico, le altre invece in stile gotico e regala paesaggi suggestivi sul centro storico e la vallata sottostante. Il gruppo raggiunge l’hotel La Bonne Auberge, al termine di una tappa di 137 km. con un dislivello di 1.952 m.

Le “gole” del Verdon

Giovedì 11 settembre si parte in discesa verso il lago de Sainte Croix; appena giunti accanto alle sue sponde, si svolta a sinistra ed inizia la salita verso la “rive gauche” delle Gole del Verdon.Fiancheggiate da falesie alte oltre 700 metri e con un’estensione di 25 chilometri, le Gole del Verdon sono il canyon più grande d’Europa; le strade che costeggiano le gole corrono su alte pareti a strapiombo, offrendo panorami mozzafiato sul fiume Verdon e sul lago de Sainte Croix. La strada che il gruppo percorre è detta “route de la Corniche Sublime” e presenta numerosi punti di interesse come il belvedere del Col d’Illoire (967 m.), al termine di un tratto in salita piuttosto impegnativo.All’altezza del bivio per Trigance, il gruppo lascia il percorso per puntare verso sud percorrendo la panoramica “Route Napoleon”, in direzione di Grasse; l’attraversamento della cittadina comporta qualche criticità dovuta principalmente all’intenso traffico automobilistico, poi si arriva all’abitato di Mouans Sartoux (170 m., circa 10.000 abitanti) dopo 123 km. con 2.109 m. di dislivello.

Direzione Ventimiglia

Venerdì 12 settembre il gruppo parte per l’ultima tappa del ciclo-viaggio, in direzione Ventimiglia; si punta direttamente verso il mare, direzione Antibes; quindi, si segue la ciclabile che costeggia il mare, attraversando Villeneuve Loubet, Cagnes-sur-mer, Nizza.
Dalla zona del Porto di Nizza si imbocca Boulevard de Riquier, poi Boulevard Bischoffsheim e si inizia la salita verso la Grande Corniche, una delle strade panoramiche più suggestive di Francia, che si snoda ad un’altezza intorno ai 400 m. ed offre panorami stupendi su Costa Azzurra e Mar Mediterraneo. Dopo aver superato il Col d’Eze (507 m.) ci dirigiamo verso Peille; prima del villaggio, la deviazione a destra, che indica Sainte-Agnès, ci conduce al Col de la Madone de Gorbio (924 m.) con una salita nota ai ciclisti per i suoi tornanti e per la bellezza del paesaggio.Una lunga discesa ci permette una veloce visita al villaggio di Sainte-Agnès (800 m., circa 1.300 abitanti), caratteristico villaggio medievale incontaminato, con strade strette, case in pietra e un’atmosfera senza tempo; definito “il villaggio costiero più alto d’Europa”, è affacciato sul mare.
Completiamo la discesa su Mentone e, attraverso Ponte San Ludovico e Latte, dopo 90 km. con 1.280 m. di dislivello, arriviamo a Ventimiglia, destinazione finale del nostro ciclo-viaggio, dove siamo attesi all’Hotel Posta. In attesa del rientro previsto a Cuneo con il treno delle ore 10:39 di sabato 13 settembre 2025, concludiamo la nostra avventura con una cena presso il Ristorante Storie di Mare a Camporosso; lì il gruppo gioisce del successo del ciclo-viaggio ed auspica con un sereno brindisi il riproporsi di un’altra avventura per il prossimo anno.

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