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Sabato 20 settembre 2025

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Nel giorno della festa del Rifugio Pian della Regina, il “congedo” dei Genre “dalla gestione degli impianti”

Compleanno per l’attuale “Baita della polenta”

Crissolo

La Guida - Nel giorno della festa del Rifugio Pian della Regina, il “congedo” dei Genre “dalla gestione degli impianti”

Oggi è un affermatissimo punto di riferimento di chi cerca relax, contatto con la natura e – perché no? – la buona cucina, con il suo capiente ristorante dove la gente viene per cercare i vecchi sapori di montagna, capace di ospitare 150 posti a sedere distribuiti in due aree, la “Sala del montanaro” con il suo ambiente tipico con caminetto, oggetti e arredi del passato per assaporare lo stile di vita dei vecchi montanari e la “Veranda panoramica” con le sue intere vetrate che si affacciano sul panorama che le Alpi Cozie ed il loro Re offrono senza temere alcun rivale. Al punto che viene difficile pensare che questo immobile, nato come “Locanda Regina” – nata il 4 agosto del 1955 grazie alla lungimiranza imprenditoriale di Tommaso Genre e del figlio – allora ventenne – Giovanni, il “papà” dello sci valligiano, recentemente scomparso – ed oggi arcinota come “Baita della polenta” abbia sulle spalle qualcosa con settant’anni di vita, celebrati sabato 20 settembre come meglio non si sarebbe davvero potuto.
Negli anni qui, ai 1800 metri di Pian della Regina, sono saliti tantissima gente normale e personaggi che definire illustre è forse persin riduttivo, come – per citarne uno – Rita Levi Montalcini. Nel tempi qui si è arrivati a consumare 25 quintali di farina di mais in un anno soltanto. Nei tempi qui si sono alternati momenti davvero lieti a momenti luttuosi (la morte di mamma Elda e di papà Giovanni) a momenti indubbiamente non lieti, legati principalmente all’atavica querelle sul futuro del turismo e sulla gestione degli impianti di risalita.
Tanta, davvero tanta gente generosa di applausi ha fatto festa insieme con Gabriele e Roberta Genre, seduti al tavolo dei relatori con il giornalista Enrico Miolano, impegnati nel ripercorrere a grandi linee i tratti più significativi di questi settant’anni. Tanti anche coloro che si sono alternati al microfono per “recitare” un breve messaggio intriso di ricordi e ringraziamenti.
Fra tutte quelle pronunciate, abbiamo estrapolato le parole più significative, quelle sgorgate dalla bocca di Gabriele Genre, storico amministratore della Sipre, la Società impianti Pian della Regina che per decenni ha gestito le sorti dello sci in alta Valle Po, talora a dispetto dei Santi e non solo.
Grato alle Amministrazioni Provinciali succedutesi per quel che riguarda lo sgombero neve, “Lele” non ha lesinato critiche soprattutto all’ultima Amministrazione Comunale di Crissolo per via della sciovia sul versante Pian della Regina fatta rimuovere dal Comune, assente a quello che era un momento celebrativo: “Riteniamo epocale il 2017. In quell’anno sottoscrivemmo una convenzione per il rilancio di Crissolo per i prossimi 50 anni, con un’Amministrazione che vedemmo seria e determinata nel perseguire innanzitutto l’obiettivo della doppia seggiovia per raggiungere i 2400 metri del Ghincia Pastour e successivo posizionamento di un impianto sul versante di Pian della Regina. Di quel progetto oggi ci resta tanto amaro in bocca ed un’immensa delusione, ragion per cui – pur in un’occasione di festa come quella odierna – approfittando della presenza di tanti cappelli alpini vi comunichiamo il nostro definitivo congedo dalla gestione degli impianti”.
Una dichiarazione che da oggi rende la Vallo Po indubbiamente più povera.

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