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Sabato 20 settembre 2025

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La stagione dei funghi, con alcune regole da ricordare e rispettare

Le Aree Protette Alpi Marittime ricordano alcune buone regole: oltre alla prudenza, è necessario avere “titolo per la raccolta” e rispettare l'ecosistema del bosco

Cuneo

La Guida - La stagione dei funghi, con alcune regole da ricordare e rispettare

La stagione dei funghi è iniziata con leggero anticipo rispetto all’inizio dell’autunno. Per la raccolta è però necessario seguire alcune regole, a iniziare da quelle dettate dalla prudenza visti i tanti interventi di recupero di cercatori di funghi già segnalati in queste prime settimane di settembre dal Soccorso alpino (https://laguida.it/2025/09/19/da-inizio-mese-recuperati-23-cercatori-di-funghi-dispersi-o-infortunati/).

Ci sono poi le buone regole per rispettare l’ecosistema e la natura, come ricorda anche l’ente Aree Protette Alpi Marittime con una nota sul proprio sito. “Nelle Aree Protette Alpi Marittime è consentita la raccolta dei funghi, ma bisogna avere il “titolo per la raccolta” e la consapevolezza del ruolo fondamentale dei funghi all’interno dell’ecosistema”.

“I funghi – ricorda l’ente – fanno parte dell’ambiente naturale e svolgono funzioni essenziali per l’ecosistema bosco. Fungo e albero, ad esempio, si scambiano sostanze: il primo fornisce alla pianta azoto e minerali e il secondo ricambia con gli zuccheri prodotti grazie alla fotosintesi. Ma non solo! Devi sapere che, in realtà, il vero fungo non è quello che raccogli ma si trova nel suolo. Infatti quello che chiamiamo porcino, ovulo o finferlo non è un fungo vero e proprio, ma è il corpo fruttifero (o “carpoforo”). In pratica, è come se raccogliessi le mele dall’albero, ossia del “vero” fungo – detto micelio -, che rimane nascosto sottoterra. È facile quindi comprendere l’importanza dei funghi per l’ecosistema bosco: senza di essi, le foreste sarebbe condannate a un rapido declino”.

Per questo la raccolta dei funghi è regolamentata: in Piemonte se ne possono raccogliere al massimo 3 kg. al giorno e il prelievo prevede la pulizia sommaria sul posto e il trasporto in contenitori idonei che permettano la diffusione delle spore (quindi no ai sacchetti di plastica). È inoltre vietato l’uso di rastrelli, uncini o altri mezzi che possano danneggiare il suolo, il micelio fungino e l’apparato radicale e va assolutamente evitata la distruzione di qualsiasi fungo, compresi quelli non commestibili.

Il titolo per la raccolta, valido su tutto il territorio della Regione Piemonte, va esibito su richiesta agli agenti di vigilanza ed è disponibile nelle seguenti tipologie: giornaliero (5 euro); settimanale (10 euro); annuale (30 euro); pluriannuale (60 euro il biennale, 90 euro il triennale).

Questo l’elenco dei punti per acquistare i permessi per la raccolta sul territorio delle Alpi Marittime (giornalieri e settimanali):

  • sedi e centri informazioni dei Parchi Alpi Marittime (Entracque presso Centro Uomini e Lupi e Centrale L. Einaudi, Valdieri, Terme di Valdieri) e Marguareis (Chiusa di Pesio);
  • Valle Gesso: Tabaccheria Aime (Valdieri), Bar Tabacchi Gran Viver (Entracque);
  • Valle Pesio: Ufficio turistico e nei seguenti esercizi commerciali: Alimentari Laura Dutto, Bar Tabacchi Fumo e Profumo, Jeannot Sport (Chiusa di Pesio), Alimentari l’Panatè (Vigna), Alimentari A Veja POsta e Alimentari La Bottega di Pur (San Bartolomeo), Pizzeria Certosa (Certosa di Pesio), Rifugio Pian delle Gorre;
  • nelle sedi delle Unioni montane delle valli.

Tutti i titoli che autorizzano alla raccolta (dal giornaliero al triennale) possono anche essere acquistati con bonifico bancario intestato all’Ente di gestione delle Aree Protette delle Alpi Marittime Banca Intesa San Paolo, filiale di Borgo San Dalmazzo, codice IBAN: IT36W0306946010100000046096, causale del versamento: titolo raccolta funghi anno … valido per il giorno o dal giorno … al giorno … (7 giorni).

Specie funghine la cui raccolta non necessita del titolo

La raccolta di alcune specie non necessita del possesso del titolo abilitativo: chiodini o famigliola buona (Armillariella mellea), prataioli (Agaricus campestris, Agaricus macrosporus), specie diverse del genere Morchella, gambe secche (Marasmius oreades), orecchione (Pleurotus ostreatu), coprino chiomato (Coprinus comatus), mazza di tamburo (Macrolepiota procera).

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