Duemila anni di storia per un paese che porta l’impronta del paesaggio che lo circonda. Montagne e una valle da sempre naturale punto di passaggio verso i paesi d’Oltralpe o, in direzione opposta, verso la pianura. Sono le caratteristiche dell’ambiente che accomuna questo paese ad altri nella valle su cui lo sguardo dell’autore si allarga. Questo territorio ha una storia ricca di eventi, di cambiamenti politici, di passaggi di eserciti di cui dà conto con ampiezza la ricerca che si sviluppa cronologicamente.
Si parte dalle testimonianze del periodo più antico con i ritrovamenti archeologici venuti alla luce in occasione dei lavori per il lago artificiale. Attualmente questi reperti sono visibili presso il Museo civico di Cuneo. Per l’economia dello studio però testimoniano di una presenza in loco probabilmente connessa ad attività agricole. Poi l’analisi storica si allunga verso la presenza romana con stazioni doganali che confermano già per l’antichità la prospettiva commerciale per questa valle.
La ricerca prosegue seguendo l’ordine cronologico con dovizia di particolari che punteggiano la successione dei secoli. La preoccupazione dell’autore sembra essere anche quella di inserire questo percorso storico nel più vasto contesto del territorio nazionale ed europeo. Si arriva così al Novecento allorché nuove prospettive si aprono per il paese. La costruzione della diga nel 1942 sommerge il centro abitato costringendo gli abitanti a dislocarsi più in alto. Intanto lo sviluppo del turismo sia di passaggio sia richiamato dagli impianti di risalita offre un certo vigore economico per bilanciare almeno parzialmente lo spopolamento che pure incombe nel dopoguerra.
Pontechianale e l’alta Valle Varaita
di Paolo Infossi
Edritrice Fusta
euro 32