Boves perde un punto di riferimento. Ha destato sgomento e cordoglio in città la scomparsa di Bianca Cravesano avvenuta nella serata di sabato 16 agosto. Classe 1950, Bianca è stata colonna portante della cultura, della storia, della tradizione e del volontariato bovesano.
Il nome della Cravesano è indissolubilmente legato alla Biblioteca Civica del Ricetto fortemente voluta dal sindaco Biarese. Dopo un primo periodo di coordinamento di Luisella Cerutti, Bianca divenne la bibliotecaria. Compito che portò avanti fino al raggiungimento della pensione. Con un lavoro eccezionale, figlio della passione per la lettura, la Biblioteca divenne il polo culturale bovesano. Un elemento determinante per le amministrazioni comunali, le associazioni e l’intera comunità.
Fu figura preziosa per tutti i coordinatori della Scuola di Pace. Contribuì a rendere unica e proficua l’esperienza di obiettori di coscienza e volontari del servizio civile sul territorio. I tanti giovani che si sono alternati accanto a lei, la consideravano quasi una seconda mamma. Bianca aveva infatti una invidiabile capacità che le permetteva di capire nel profondo la persona che aveva davanti. Attraverso l’ascolto, con altruismo e pazienza, sapeva donare consigli preziosi a questi giovani che si “affacciavano” all’età adulta e al mondo del lavoro. Chi frequentava la biblioteca trovava in Bianca Cravesano il sorriso, la cortesia, la battuta pronta e la capacità di risolvere, in semplicità, le questioni più complesse.
Animata da grande fede e da una commovente generosità verso il prossimo, ha continuato a lavorare per gli altri anche dopo aver raggiunto la pensione. In particolare, sempre senza voler apparire, ha dato il suo prezioso aiuto nella Parrocchia di San Bartolomeo e all’interno dell’Associazione don Bernardi e don Ghibaudo. Insieme con altri volontari ha contribuito a riordinare l’archivio parrocchiale e a svolgere le mansioni della segreteria. Determinante l’impegno per il lungo cammino fatto dall’Associazione e per la divulgazione della storia dei due Beati, di Vassallo e dei tragici fatti del 19 settembre 1943. In particolar modo Bianca accoglieva le delegazioni in visita al Museo “Martiri per una nuova città” e all’altare dove vengono custodite le spoglie di don Giuseppe e don Mario.
Di Bianca Cravesano in molti ricordano anche la fantasia che la portava molto spesso a scrivere poesie e canzoni in rima per celebrare momenti di festa o di saluto.
Nonostante i lutti che l’avevano colpita (la prematura scomparsa del marito Roberto Martini, quella del fratello Stefano e del cognato don Aldo Martini), Bianca Cravesano non aveva mai perso sorriso e altruismo. Ancora nelle ultime settimane, nonostante i problemi di salute, trasmetteva coraggio e fiducia a tutti coloro che la sostenevano. Segno di una fede solida che testimoniava anche attraverso la condivisione dei quotidiani pensieri trasmessi dal sacerdote missionario Padre Renato Chiera.
Bianca Cravesano lascia i figli Valeria, Michele con Chiara, la sorella Maria Teresa, la nipote Maria e la cognata Stefania. Il funerale sarà celebrato in San Bartolomeo lunedì 18 agosto alle 15. Il Rosario sarà recitato domenica 17 alle 18.45 sempre nella chiesa parrocchiale.