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Venerdì 27 giugno 2025

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Chi va all’inaugurazione del Tenda?

Confermata la presenza dei ministri delle infrastrutture di Italia e Francia, ma sono diversi i forfait che arrivano da amministratori locali

Limone

La Guida - Chi va all’inaugurazione del Tenda?

Domani (venerdì 27 giugno) sarà il giorno della “grande” inaugurazione del Tunnel di Tenda. Ma a parte la presenza – già confermata – dei ministri delle infrastrutture, Matteo Salvini e Philippe Tabarot e dei governatori di Piemonte e Liguria Alberto Cirio e Marco Bucci, del presidente della Provincia Luca Robaldo e dell’Ad di Anas Claudio Andrea Gemme, ancora non è chiaro chi parteciperà.

Non la sindaca di Cuneo, Patrizia Manassero, assente per impegni personali e nemmeno quello di Roccavione Paolo Giraudo (“Fuori luogo ogni celebrazione”), ma è in dubbio anche la presenza di altri primi cittadini del territorio che considerano l’apertura un evento tutt’altro che da festeggiare.

“Non parteciperò all’inaugurazione del Tunnel di Tenda – ha dichiarato la consigliere regionale Giulia Marro in una nota ufficiale -, perché non intendo prestarmi a quella che considero una messa in scena che offende l’intelligenza e la pazienza delle cittadine e dei cittadini delle valli. Dopo anni di cantieri fermi, fondi raddoppiati, inchieste giudiziarie, commissariamenti e promesse disattese, oggi si organizza un taglio del nastro quando mancano ancora indicazioni certe su quando e come il tunnel sarà davvero utilizzabile, mentre dal lato francese i lavori continueranno almeno fino alla primavera del 2026. Parlare di apertura senza chiarezza sulle fasce orarie o sull’accessibilità turistica è una presa in giro, tanto più grave perché arriva all’inizio dell’estate, in un territorio che vive anche di turismo. Non ci sarò perché non credo nella politica dei selfie, quanto piuttosto sono convinta che le nostre montagne meritino rispetto, correttezza e concretezza”.

“La riapertura del Tunnel del Tenda è una notizia attesa e positiva per tutta la provincia – scrive in un comunicato Giacomo Prandi, segretario provinciale di Azione -, ma abbiamo scelto consapevolmente di non essere presenti alle celebrazioni istituzionali previste. In un momento così delicato, crediamo che non sia il tempo delle passerelle politiche, ma della serietà, della concretezza e del rispetto verso un territorio che ha sofferto per troppo tempo isolamento, disagi economici e promesse disattese. Oggi più che mai serve concentrarsi su ciò che ancora manca: il completamento, in tempi certi, dei tornanti lato francese e l’apertura dei cantieri per la riqualificazione del vecchio tunnel e soprattutto della strada statale 20 e delle opere accessorie, dopo l’annunciato stanziamento di 37 milioni di euro da parte del viceministro Rixi. Solo così si potrà restituire alla Valle Vermenagna e all’intera area alpina un’infrastruttura degna del suo ruolo strategico per turismo, lavoro e sviluppo”.

L’ex Consigliere Comunale di Limone Piemonte, Musso Nicolò (coordinatore cittadino di Azione Cuneo) aggiunge: “Sabato riapre finalmente il Tunnel del Tenda, dopo un lungo periodo di chiusura che ha segnato profondamente il territorio e le sue comunità. Tuttavia, non mancano le perplessità sulla gestione del traffico: si torna infatti al senso unico alternato regolato da semaforo, una soluzione temporanea che riporta la situazione indietro di cinque anni. Ad ogni modo, comunque, mi dichiaro parzialmente soddisfatto per la riapertura, avendo vissuto in prima persona il dramma dell’alluvione dell’ottobre 2020 e le enormi difficoltà legate alla chiusura forzata dell’arteria. La riapertura rappresenta un passo avanti, ma resta il rammarico per un’opera strategica che avrebbe dovuto essere completata molto tempo prima. Sottolineo inoltre come le passerelle politiche previste per l’inaugurazione rappresentino un errore di forma e sostanza, cinque anni di isolamento e danni economici non possono essere cancellati con un taglio del nastro. Il territorio meritava risposte concrete, non ritardi e promesse disattese. La riapertura del Tunnel è dunque un momento importante, ma anche un’occasione per riflettere su quanto ancora resta da fare per garantire infrastrutture moderne ed efficienti a servizio delle valli”.

 

 

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