Non sarà un baratto a costo zero quello che, dopo anni di tira e molla, ha indotto Cuneo ad abbondare il progetto di rifacimento di Piazza Europa con parcheggio sotterraneo nella prima versione, senza in una seconda, in cambio di un grande parcheggio fuori città, sulle rive di Stura, al Campidoglio.
Chi guadagna nel baratto?
Non chi abita e lavora in città. Non chi vi arriva da fuori. Non l’ambiente: rinunciare al parcheggio interrato per allungare la vita a dieci cedri può apparire benemerito, ma se il concambio è una colata di asfalto e cemento su migliaia di metri quadrati di un terreno vergine nel parco fluviale… i conti non tornano.
Non per la maggioranza che non ha trovato volontà e risorse nuove (necessarie, visto che il bando di vendita a privati non aveva avuto il successo sperato) per realizzare il progetto originale dei parcheggi sotterranei, che sono invece nella filosofia urbanistica di tutte le città moderne e che i costruttori privati hanno realizzato e venduto a peso d’oro nelle adiacenze della piazza. Non per le opposizioni e per gli ambientalisti variamente organizzati, che pur di non avere un parcheggio interrato in città, sono disposti a sacrificare in modo irreversibile una così vasta area verde.
Nessuno più si incatenerà alle piante o ai fili d’erba del Campidoglio?