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Venerdì 6 giugno 2025

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A Cuneo 306 famiglie in condizioni di disagio economico

Secondo quanto emerso durante gli "Stati generali dell'abitare", 35 sarebbero collocate in soluzioni abitative di emergenza

Cuneo

La Guida - A Cuneo 306 famiglie in condizioni di disagio economico

Si è tenuto la settimana scorsa, all’Auditorium di Spazio Varco a Cuneo, il secondo appuntamento pubblico del percorso “Stati generali dell’abitare”. L’iniziativa, organizzata e promossa dal Comune di Cuneo, mira alla definizione di una strategia territoriale per un nuovo sistema dell’abitare, che identifichi soluzioni concrete e fattibili per rispondere ai bisogni abitativi emergenti e rafforzare il welfare locale.
In sala oltre sessanta partecipanti – portatori di interesse, rappresentanti di enti e istituzioni, enti del terzo settore, inquilini, proprietari- che hanno lavorato su quattro diverse tematiche in altrettanti gruppi: problemi e possibili soluzioni per un mercato più accessibile; prospettive per un miglioramento dell’offerta pubblica; le (nuove) emergenze e povertà abitative; innovazione e nuovi modelli per l’abitare.
In apertura dei lavori la sindaca Patrizia Manassero ha spiegato: “Oggi siamo qui perché vogliamo continuare su questo percorso di costruzione di un nuovo modello dell’abitare cittadino. Siamo qui con la puntuale volontà e consapevolezza di voler arrivare ad un modello calzante su di noi e la nostra città, senza acquisire da altri modelli preconfezionati, che potrebbero non funzionare. Cuneo ha un problema di emergenza abitativa ma ha anche tante case a disposizione, abbiamo molti punti interrogativi e altrettanti bisogni emergenti. Sappiamo che non può esserci una sola risposta o un solo modello di risposta. La messa a disposizione delle unità abitative recuperate con il PNRR sarà un primo passo, ma è fondamentale sentirci tutti insieme dentro il progetto e individuare soluzioni possibili. Un primo passo è rinsaldare i rapporti di fiducia e lavorare insieme per dare delle risposte concrete: oggi siamo qui per iniziare questo lavoro, così importante per la città”.
Una serie di questioni è emersa da tutti gruppi di lavoro: anzitutto la difficoltà di incontro tra la domanda abitativa e l’offerta, domanda spesso resa fragile per ragioni che vanno dalla capacità economica al reddito o anche solo alla dimostrabilità di tale reddito. Altrettanto sentito il tema del rispetto della proprietà e dell’abitazione: sempre di più gli alloggi restano vuoti per mancanza di fiducia da parte dei proprietari, che temono il loro bene verrà restituito in cattive condizioni o danneggiato, come sembrerebbe dimostrare il dato del 20% di abitazioni sfitte nel Comune. Il tema dell’affitto è però, d’altro canto, molto sentito sul territorio, se si considera che il 60% degli alloggi presenti nel comune di Cuneo non fungono da abitazione principale, ma solo il 29% delle famiglie vive in appartamenti in affitto. Serve quindi lavorare sui meccanismi di incontro tra domanda e offerta, dare maggiore visibilità e voce alle Aslo (le agenzie per la locazione sociale), sensibilizzare i proprietari, attivare strumenti di disincentivazione e incentivazione, come le garanzie (economiche e fiscali), e accompagnamenti per i locatari che devono rispettare le proprietà e i proprietari che devono ritrovare fiducia.
Ad avere difficoltà ad accedere o mantenere la casa in affitto ci sono gli anziani o i single monoreddito con minori a carico, i giovani che lasciano la famiglia, i migranti in cerca di autonomia, ma anche le giovani coppie e i lavoratori fuori sede: non sempre questi nuovi bisogni si conciliano con le abitazioni a disposizione. Cruciale il tema dell’edilizia residenziale pubblica, che forse oggi va ripensata.  A Cuneo copre circa il 3% dei residenti, con 800 alloggi disponibili in cui vivono circa 1700 persone. Attualmente, solo il 5% di questo patrimonio (40 alloggi) è inutilizzabile, mentre le richieste di assegnazione sono ben 511. In città il 30% dei contratti di affitto è a canone concordato.
C’è poi tutto il capitolo legato al disagio economico che incide sulla casa: a Cuneo sarebbero 306 le famiglie in condizioni di disagio economico, 35 collocate in soluzioni abitative di emergenza, 17 richieste di sostegno per morosità incolpevole e 82% di contributi di sostegno assegnati.

Si apre così un tempo in cui serve rinsaldare le reti e stringere nuove alleanze, tra pubblico e privato, perché occorrono nuove soluzioni per far fronte ai bisogni che sono emersi in questi anni sul fronte abitativo. Per questo il percorso degli Stati generali dell’abitare proseguirà con una serie di incontri e tavoli di lavoro, per chiudere il percorso a novembre 2025.

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