Copre un arco di poco meno di un decennio la vicenda di Luigi che incontriamo adolescente nelle strade di Genova e lo lasciamo quando ormai la vita lo ha fatto crescere molto velocemente intrecciando pericoli, disavventure e scelte. Sulla sua pelle, come annuncia il titolo, la storia lascia i suoi segni imponendo rigore e ristrettezze, chiedendo decisioni anche se maturate troppo in fretta.
È questo dialogo con la storia che caratterizza il romanzo di Nadia Benni. Dialogo che a dir il vero sempre di più appare un monologo costruito dalla storia stessa che incalza senza lasciar respiro a Luigi, alla sua famiglia e agli amici che ha intorno.
Non hanno la stoffa da eroi, forse neppure tanti sogni, perché i tempi certo non li favoriscono: “c’era più appetito di quanto si potesse mettere nel piatto”. Sono invece ragazzi che chiedono soltanto di vivere con semplicità la propria vita. Evitano il sabato fascista non per convinzione, bensì per “sentirsi libero di bighellonare per il quartiere o andare a Cornegliano a vedere il mare”.
E la storia continua a snocciolare i suoi eventi drammatici. La guerra, la destituzione di Mussolini, l’otto settembre, l’oppressione tedesca e la milizia repubblichina: tutto si riflette nel microcosmo del quartiere, nelle relazioni che ora devono tener conto anche delle delazioni. Fatica intanto la mamma Rosa nel tener dritta la barra della famiglia.
Circolano voci sempre più insistenti su gruppi di “ribelli” che hanno scelto i boschi per opporsi alla situazione politica creatasi. Luigi stesso fa una prima esperienza in valle Bormida. Poi entra nel gruppo del “capitano” Davide. Ed è qui che il romanzo stringe ancor di più gli agganci con gli eventi storici. Perché Luigi è uno dei partigiani vittime del tradimento finendo a Mauthausen da cui ritornerà per ritrovare nel profumo delle lenzuola, nel calore del sole il sapore della casa e della tranquillità nonostante il continuo rimuginare sulle proprie idee politiche piene di sogni con un filo di amarezza “forse il mondo che immagino non è da nessuna parte”.
La storia sulla pelle
di Nadia Benni
Editrice Primalpe
euro 15