“Un generoso e appassionato, dalla grande creatività e sensibilità, con entusiasmo ha servivo il territorio con determinazione e abnegazione diventando protagonista del mondo economico ma soprattutto di quello sociale. Ha saputo usare e unire i due polmoni quello della visione strategica e quello della gestione quotidiana. La forza dell’identità non sta nell’individuo ma nelle relazioni personale e di gruppo, e lui è stato un costruttore di comunità, perché solo chi lavora sui passi della memoria sa lavorare per il futuro”.
Così ha concluso gli interventi di commiato a Giandomenico Genta, nella chiesa cattedrale di Cuneo, l’amico Giovanni Quaglia, ex presidente della Provincia e della Fondazione CrT. Un ricordo che è stato anticipato dalla parole commosse di Ezio Raviola, suo vice e poi successore in Fondazione CrC, e di Roberto Giordana, direttore della Fondazione oggi.
In tanti hanno voluto salutare per l’ultima volta Gianni Genta al funerale in Duomo e stare accanto ai familiari, alla moglie Caterina e ai figli Anna e Gianmarco e al fratello Paolo. Tante personalità della politica e dell’economia cuneese, dirigenti, dipendenti e amministratori della Fondazione CrC, gli amici dell’associazione che aveva fondato “Pane al Pane” presenti davanti al Duomo con uno dei mezzi che viene utilizzato ogni giorno per il recupero del pane nei negozi affinché non vada sprecato, gli amici di Insieme, l’associazione politico culturale che con Quaglia aveva fondato 25 anni fa, e tanti di quelli che con Genta avevano percorso un tratto di strada.
La salma è stata portata al tempio crematorio di Magliano Alpi e le ceneri riposeranno nel cimitero di Calizzano.