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Mercoledì 12 marzo 2025

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Liste di attesa, tutti come il Santa Croce e Carle di Cuneo

Così risponde l'assessore alla sanità Federico Riboldi all'interrogazione del consigliere regionale cuneese Claudio Sacchetto

Cuneo

La Guida - Liste di attesa, tutti come il Santa Croce e Carle di Cuneo

Tutti come il Santa Croce e Carle di Cuneo. Così risponde in sintesi l’assessore regionale alla sanità Federico Riboldi all’interrogazione del consigliere regionale cuneese Claudio Sacchetto. Il consigliere di Fratelli d’Italia ha chiesto infatti all’assessore del suo stesso partito se iper migliorare la situazione delle liste d’attesa e la gestione del “fondo Balduzzi”, nons arebbe stato utile estendere a tutto il Piemonte l’esempio virtuoso dell’Aso Santa Croce e Carle di Cuneo. E la rispostad dell’assessore è stata che la questione è già all’ordine del giorno dei lavori dell’assessorato alla Sanità e che sarà parte fondante della strategia per ottenere la riduzione delle liste d’attesa nei prossimi mesi

“Il quesito – sottolinea Claudio Sacchetto – parte dalla necessità di ridurre fortemente le liste d’attesa emersa da tempo in tutta la Regione e dal fatto che nel mese di luglio 2023 l’Aso Santa Croce e Carle di Cuneo varò un progetto sulle prestazioni diagnostiche di Radiologia e Neuroradiologia che prevedeva fino alla fine di quell’anno un orario di apertura per Tac, Risonanza magnetica ed ecografia prolungato il venerdì alle 23 e il sabato dalle 8 alle 14 per un totale di 52 turni aggiuntivi pari a 260 ore e circa 520 esami in più, utile ricordare che tale impegno è stato sostenuto su base volontaria”.
Tra l’Azienda ospedaliera e i sindacati è stata raggiunta un’intesa per cui i medici hanno messo a disposizione parte dei loro fondi, per condividerli con le altre professionalità del comparto (infermieri, tecnici radiologi, fisioterapisti, oss, personale amministrativo e figure di supporto), che contribuiscono a potenziare le attività di riduzione dei tempi per chi aspetta di accedere alle prestazioni, le somme in questione vengono definite «fondo Balduzzi» e derivano dal versamento di una parte dei proventi della libera professione intramoenia di medici e sanitari e che si aggiungono a quelle previste dalla Regione per ridurre le liste d’attesa. La quota di un quarto del fondo Balduzzi 2025 di circa 250.000 euro e un quarto dei residui precedenti di circa 174.000 euro costituisce una cifra significativa per migliorare le performance dell’obiettivo di ridurre ancora le liste d’attesa, tenuto conto del fatto che l’Aso cuneese ha già dati molto positivi su questo tema.
“L’accordo dei vertici Aso – ricorda Sacchetto – con le sigle sindacali sottolinea che se l’ambiente lavorativo ospedaliero poggia su un terreno di collaborazione e lungimiranza può dare risultati importanti nell’ottica di sostenere la sanità pubblica e universale come auspicato dall’assessore Riboldi che è impegnato fin dal suo insediamento nel ridurre le liste d’attesa in tutto il Piemonte, nelle settimane passate sono state illustrate le prestazioni aggiuntive per il recupero delle liste di attesa predisposte dalle Aziende sanitarie regionali, in orari serali e nei fine settimana, ritengo che l’esempio virtuoso dell’utilizzo dei fondi Balduzzi e delle scelte fatte dall’Aso di Cuneo possono essere un modello per il resto della Regione, per questi motivi ho interrogato la Giunta se sia sua intenzione estendere il virtuoso esempio dell’Aso Santa Croce e Carle su gestione fondo Balduzzi e organizzazione per ridurre le liste d’attesa a tutta la Regione Piemonte”.

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