La raccolta differenziata in Piemonte si attesta al 67,9%. I dati consuntivi, riferiti al 2023, in crescita di quasi un punto percentuale rispetto all’anno precedente e al di sopra dell’obiettivo del 65% previsto dalla normativa nazionale e dal piano regionale dei rifiuti, ma ancora al di sotto del 70% previsto da Piano Regionale Rifiuti Urbani per la fine del 2025.
Ogni cittadino piemontese nel corso del 2023 ha separato con la propria raccolta differenziata 10 chilogrammi di rifiuti in più rispetto al 2022 (342 kg per abitante nel 2023 rispetto ai 332 del 2022) lasciando nell’indifferenziato 162 kg pro capite contro i 163 del 2022 per un totale di 504 kg. di rifiuti pro capite.
Provincia di Cuneo
In provincia di Cuneo nel 2023 i rifiuti pro capite sono stati 516 kg. (147 indifferenzati e 369 differenziati) con una percentuale di differenziata del 72%. Nel Comune di Cuneo la differenziata si attesta al 67,67% nel 2023 (511 kg. di rifiuti pro capite) mentre nel 2024 (i dati sono ancora provvisori senza il mese dicembre) è in crescita al 69,25%.
Nell’area dei Comuni del Consorzio ecologico cuneese, la differenziata si è fermata nel 2023 al 68%, al di sotto rispetto al 69,11% del 2022 e lontani dal “picco” del 72,43% del 2018. Qualche segnale positivo si registra 2024 con i dati in crescita al 68,87% quando all’appello mancano i numeri del mese di dicembre. Al calo concorre, oltre alla minore attenzione nel conferimento dei rifiuti, anche il cambio del metodo di calcolo.
Il Comune con la percentuale più alta nel 2023 è stato Vignolo con il 78,37%, un dato che nel 2024 è in ulteriore crescita (all’87,97% nei dati provvisori), seguito da Dronero (77,88%) e Cervasca (77,07%).
Dalla carta al legno
In Piemonte, nel 2023, sono state raccolte 2.140.901 tonnellate di rifiuti di cui 1.454.049 tonnellate in modo differenziato.
Le frazioni maggiormente raccolte pro capite nel 2023 sono: la carta e il cartone (298.332 tonnellate circa pari a 70,2 kg pro capite; l’organico (267.885 tonnellate circa, 63 Kg pro capite); sfalci e potature (150.242 tonnellate, 35,3 kg pro capite); vetro (124.621 tonnellate, 29,3 kg pro capite) e legno (110.155 tonnellate, 25,9 kg pro capite).
Piemonte
A livello di province l’obiettivo del raggiungimento del 65% di raccolta differenziata, previsto dalla normativa nazionale e dal piano regionale dei rifiuti, è stato superato da tutte le province ad esclusione della Città Metropolitana di Torino che comunque registra un miglioramento di 2 punti percentuali rispetto alla rilevazione del 2022, attestandosi ora al 64% (contro il 62% del 2022).
A livello di Comuni, quelli che nel 2023 hanno superato quota 65% di differenziata salgono a 757 pari al 64,1% (erano 714 nel 2022 pari al 60,5%) dei comuni piemontesi, la maggior parte dei quali – circa l’85% – ha meno di 5mila abitanti; 182 comuni hanno superato l’82% di raccolta differenziata.
Per quanto riguarda il dato di raccolta differenziata riferito ai Comuni capoluogo, nel 2023 in testa c’è Novara (77,18%) seguita da Biella (76,75) quindi Verbania (con il 76,71%), Vercelli (70,12), Cuneo (67,67), Asti (66,5), Torino con il 57,2 e Alessandria con il 47,82.
A livello di Consorzio di Area Vasta, per quanto riguarda la percentuale di raccolta differenziata, l’obiettivo del 65% è stato raggiunto, o superato, da 18 Consorzi su 21. Il podio spetta al Consorzio del Medio Novarese, a pari merito con il Chierese, (con l’84%) seguito dall’Albese Braidese (81%). Sei Consorzi di Area Vasta sono tra l’80 e il 70%; restano al di sotto del 65% i consorzi Alessandrino, Area Vasta Torino e Canavesano.
Sempre a livello Consortile, per quanto riguarda l’obiettivo di riduzione dei rifiuti indifferenziati pari a 159 kg/abitante, l’obiettivo è stato raggiunto da 12 consorzi su 21: il podio è occupato da Chierese (80kg/abitante), Medio Novarese (84 kg/abitante) e Basso Novarese (104 kg/abitante).
