Caraglio – Mercoledì 23 maggio, alle 11 in via Marconi 5, la sede caragliese della Cgil viene intitolata a Mario Lanzo, dirigente sindacale, personaggio politico e amministrativo, figura di spicco nel panorama antifascista della Granda.
Nato a Caraglio nel 1933, iniziò nel 1948 la sua attività nel sindacato a tutela dei piccoli contadini e dei mezzadri, accanto a Vittorio Nazzari (primo sindaco di Caraglio dopo la Liberazione e presidente di Federterra provinciale, a cui succede nel 1955 alla guida dell’organizzazione).
Attivo in tutte le battaglie di quei decenni, dall’Acna di Cengio alle iniziative per la rinascita della montagna e delle Langhe, nel 1948 si iscrisse al Partito Comunista Italiano, partecipando da protagonista alla vita politica provinciale e di sezione.
In seguito a un grave incidente, che condizionò il corso della sua vita, trascorse gli anni dal 1959 al 1963 a Mosca, dove si laureò e sposò. Ritornato in Italia si stabilì a Caraglio con la famiglia. Dal 1963 in poi ebbe molti incarichi amministrativi e di categoria: nel 1969 venne eletto segretario provinciale Federbraccianti Cgil (oggi Flai), carica che mantenne fino al 1986, insieme a quella di responsabile dell’ufficio vertenze. Anni intensi in cui si trovò ad affrontare, tra l’altro, la prima crisi causata dall’arrivo di manodopera migrante nel settore frutticolo del saluzzese.
All’inizio degli anni Novanta, per sua iniziativa venne aperto a Caraglio il primo ufficio di permanenza Cgil e Spi. Per questo la Cgil ha scelto di intitolargli la sede caragliese, con “la certezza e la coscienza che sia giusto mantenere viva e attuale la memoria di uomini che continuano a vivere attraverso la loro storia di vita e di impegno”, come sottolinea la segreteria provinciale.