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Giovedì 6 marzo 2025

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Incontro in Regione per parlare di futuro del Parco fluviale Gesso e Stura

Sul tavolo della discussione: la necessità di rafforzare la governance, acquisire fonti di finanziamento, dotarsi di un Piano d'area e garantire un'adeguata attività di vigilanza

Cuneo

La Guida - Incontro in Regione per parlare di futuro del Parco fluviale Gesso e Stura

Si è svolto martedì 4 marzo, presso la sede della Regione Piemonte, un importante incontro tra i sindaci e le sindache dei Comuni del Parco fluviale Gesso e Stura e l’assessore Marco Gallo, insieme al dirigente del Settore Sviluppo sostenibile, biodiversità e aree naturali. All’incontro era presente anche parte dello staff dell’assessore Paolo Bongioanni, impegnato in un altro incontro istituzionale.
Sono stati tre i temi portati al tavolo della Regione dagli amministratori locali: la necessità di rafforzare la governance e acquisire fonti di finanziamento, di dotarsi di un Piano d’area (anche nell’ottica dell’ingresso di nuovi territori) e di garantire un’adeguata attività di vigilanza.
Il Parco fluviale Gesso e Stura è l’unico parco naturale regionale a gestione locale (T.U. 19/2009), in capo al Comune di Cuneo che nel 2005 ne aveva promosso l’istituzione con una proposta di legge deliberata dal Consiglio comunale.
Da allora, i numeri del Parco parlano chiaro circa l’importanza che assume sia in termini di fruizione – tra visitatori e studenti coinvolti in attività didattiche -che di risorse convogliate sul territorio. Il buon lavoro ha permesso di attrarre da fondi europei oltre 7 milioni di euro –  dal 2010 ad oggi – destinati alla tutela e promozione del territorio. Nel solo anno 2024, si sono proposti ben 179 eventi, 3500 i partecipanti alle attività, 225 attività didattiche, 6500 studenti coinvolti.
Questo a dimostrazione che l’area protetta apporta un valore aggiunto agli enti locali convenzionati e ai loro 120.000 abitanti, su un territorio lungo 70 chilometri, con un’estensione di 5500 ettari.
La riflessione sulla governance diventa pertanto urgente ed è stata compresa dagli Assessori regionali che si occupano del tema. È stato fatto rilevare che le spese e gli investimenti sostenuti dal Comune di Cuneo  – quale ente gestore – sono di oltre 600.000 euro annui, a fronte di una contribuzione pari a circa 36.000 euro da parte degli altri 13 Comuni ( Borgo San Dalmazzo, Roccavione, Roccasparvera, Vignolo, Cervasca, Centallo, Castelletto Stura, Montanera, S. Albano Stura, Rittana, Fossano, Trinità, Salmour).
“Ritengo importante il forte legame che il Parco fluviale ha costruito con tutto il territorio e i cittadini e intendiamo portare avanti il progetto con entusiasmo – dichiara la sindaca di Cuneo, Patrizia Manassero – tuttavia queste cifre richiedono una riflessione seria sulla sostenibilità della gestione locale nel lungo termine”.
“L’Assemblea dei Sindaci  – aggiunge la presidente del Parco, Roberta Robbione – sta lavorando molto e in sintonia. Abbiamo a cuore lo sviluppo di questa area protetta tanto cara ai cittadini e alle cittadine, con grandi potenzialità, margini di crescita e sviluppo. Il nostro Parco è un importante corridoio ecologico di collegamento tra montagna e pianura, necessita di risorse, di attenzione e di un grande lavoro comune che abbiamo colto possa essere compreso. Si è aperto un importante dialogo con la Regione e ringraziamo gli Assessori e il Dirigente per l’attenzione dimostrata”.

 

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