Massimo Antoniotti, corre dritto verso la vice presidenza della Provincia. consigliere del Comune di Borgomale, consigliere provinciale dal 2018, di Forza Italia nella lista più votata “Ripartiamo dalla Granda”, già vice presidente con Federico Borgna, smbra lui il profilo indiviaduato da Luca Robaldo come suo vice negli ultimi due anni di mandato provinciale.
“Un consigliere della lista più votata e con più esperienza” così ha delineato Robaldo il suo vice
L’appuntamento del consiglio provinciale è per giovedì 6 marzo e sarà il consiglio della consegna delle deleghe e della nomina del vice presidente. Ma anche delle linee programmatiche per questa legislatura. Robaldo tenta la strada del suo predecessore, Borgna, con un governodi larghissime intese tra le liste presenti in consiglio: quella sua centrista, il Patto Civico, quella del centrodestra di Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia, Ripartiamo dalla Granda, e quella del Pd e delle liste civiche, La Nostra Provincia. Le tre liste si sono divise equamente nelle elezioni del 29 settembre i 12 posti a disposizione con quattro consiglieri a testa, e Robaldo tenta di mettere tutti d’accordo. Ma nel centrodestra c’è chi vorrebbe che Robaldo premiasse il più votato, Simone Manzone di Guarene, molto vicino ad Alberto Cirio, o Rocco Pulitanò di Mondovì, spinto da Fratelli d’Italia.
“Tutti i gruppi hanno lavorato per formulare proposte programmatiche coerenti con l’attuale situazione dell’ente – dice Robaldo -. Questo mi consente di fare affidamento sulla volontà di tutti di impegnarsi al di là delle appartenenze: se ciò avverrà, potremo dire che ancora una volta, grazie alla serietà dei consiglieri, il “modello Cuneo” è la bussola che ci guida tutti nell’interesse della comunità provinciale”.
Robaldo cerca di quadrare il cerchio e di proseguire l’esperienza bipartisan della “Grosse Koalition”, ma ieri dopo l’incontro con il centrosinistra de “La Nostra Provincia” il quadro non sembra così certo. E l’ipotesi di una Provincia che fa da specchio alla Regione potrebbe delinearsi con più forza, nonostante l’abilità da equilibrista di Luca Robaldo.
“Nei giorni scorsi avevamo emendato con spirito costruttivo ed ampliato sulla base delle nostre competenze ed esperienze l’odg proposto dal Patto Civico – scrivono i consiglieri della lista – poiché, essendo la provincia ente di secondo livello, pensiamo si possa e si debba governare l’ente efficacemente e in maniera condivisa, andando oltre le appartenenze. Certo la nostra idea di condivisione è lavorare insieme sin dalle linee programmatiche piuttosto che prenderne atto perché, come abbiamo dimostrato col lavoro degli scorsi anni, possiamo essere valore aggiunto per questa Provincia. Ci pare comunque di aver offerto l’ennesima prova di buona volontà, ma se, come sembra, il presidente Robaldo vorrà portare la governance provinciale nel perimetro della compagine dei partiti di destra che governa anche la regione, non riconoscendo il giusto ruolo a chi lo ha sostenuto al momento della sua elezione, non potremo che prenderne atto. Continueremo a svolgere il nostro ruolo di consiglieri essendo espressione di comunità territoriali e valoriali, collaborando anche attraverso stimoli e critiche quando utili a migliorare le politiche ed i servizi di competenza provinciale”.