Una delle riflessioni più interessanti in cui mi sono imbattuta negli ultimi tempi è quella contenuta nel saggio di M. Benasayag e T. Cohen “L’epoca dell’intranquillità. Lettera alle nuove generazioni”(Vita e pensiero 2023). Uno degli assunti è che l’essere umano di questi tempi è “intranquillo” e qualcuno è più intranquillo di altri, perché “sente” il mondo in maniera profonda. “Sentire” il mondo
Per leggere questo contenuto devi essere abbonato all’edizione digitale de La Guida.
Abbonati qui