Un prelievo multiorgano con la tecnica “a cuore fermo”, che prevede la riperfusione del sangue negli organi, è stato eseguito nella Rianimazione dell’Azienda Ospedaliera S. Croce e Carle di Cuneo. Il lungo intervento è stato coordinato da un’equipe multidisciplinare composta da professionisti dell’Ospedale Le Molinette e del S. Croce e Carle.
“Siamo a Cuneo per questa donazione multiorgano e per valutare il cuore – ha spiegato il professor Massimo Boffini, cardiochirurgo di fama internazionale, dell’Ospedale Molinette di Torino – che sembra molto performante e che vorremmo utilizzare per un trapianto a Torino”. “Si tratta di una donazione ‘a cuore fermo’ con riperfusione degli organi per portarli a prelievo – ha spiegato Federica Lombardo del Coordinamento ospedaliero donazione organi dell’Azienda Ospedaliera S. Croce e Carle -. L’ospedale ha un’importante attività donativa anche dopo accertamento di morte con criteri neurologici”. “Un evento straordinario che accade qui per la seconda volta – ha sottolineato il direttore generale, Livio Tranchida -. L’equipe delle Molinette e le nostre Strutture di Cardiochirurgia e Cardioanestesia unite per una finalità comune. Questo è ciò che genera valore nella Sanità pubblica: attraverso questa donazione noi daremo speranza di vita ad altre persone”. “Le professionalità di Cuneo e Torino a confronto – ha aggiunto Maurizio Roberto, primario della Cardiochirurgia di Cuneo – per una donazione il più efficace possibile”. “Da un anno abbiamo avviato il progetto di prelievo ‘ a cuore fermo’ – ha concluso Domenico Vitale, primario della Rianimazione di Cuneo – e stiamo ottenendo notevoli risultati grazie alla sinergia tra le competenze cardiochirurgiche e quelle cardioanestesiologiche che ci hanno permesso di collaborare in modo proficuo con il Centro trapianti di Torino”.
A pazienti in attesa sono andati 4 organi: il cuore, il fegato ed entrambi i reni, oltre alle cornee.