Continuano rapidamente a migliorare le condizioni dei 9 feriti dall’esplosione di una palazzina a due piani, l’altra sera, a Martiniana Po.
Susanna Graziano, 63 anni – la donna subito apparsa la più grave dei feriti e per questo elitrasportata al CTO di Torino in codice rosso – è già stata dimessa dal nosocomio torinese con una prognosi tutto sommato lieve.
Stessa sorte per la quindicenne, figlia della coppia che risiedeva al primo piano della palazzina.
La sua mamma, Francesca, 40 anni, estratta con la figlia dal pronto intervento di alcuni giovani africani, è invece ancora ricoverata al Santissima Annunziata di Savigliano, ma probabilmente verrà dimessa già nel corso della giornata odierna.
Alberto, il marito di Francesca, e l’altro figlio di della coppia – scampati miracolosamente al crollo perché erano nell’adiacente pizzeria per prendere quattro pizze da portare a casa per la cena – sono già stati anch’essi dimessi, come quasi tutti gli altri feriti.
Nessuna novità, invece, nel campo delle indagini, protette dal massimo riserbo. L’unica certezza, peraltro scontata, è che l’attenzione degli inquirenti è centrata sulla caldaia a gas (installata da pochi giorni) e sul suo corretto funzionamento.
In favore delle vittime dell’esplosione sono stati attivati due canali per dare loro un a mano.
Una raccolta fondi tramite Satispay cui si può partecipare digitando https://www.satispay.com/download/qrcode/S6Y-SVN–41F03914-FEBA-455F-9F65-C7947C0304BD?locale=it ed un’altra che raccoglie invece capi di abbigliamento (taglie: M per donna, M/L per donna e ragazza, XXL per uomo ed L per ragazzo) con punto di raccolta la sede della Pro Loco di Envie, di via San Rocco 11.
Un’altra raccolta è stata promossa dalla parrocchia di Martiniana Po, presso il salone parrocchiale, dalle 16.30 alle 17.30 di sabato 15 febbraio e dalle 10 alle 11 di domenica 16.
Il sindaco Valderico Berardo ha dichiarato che una volta dissequestrato l’immobile, emanerà un’ordinanza di demolizione.