Continuano le discussioni sul bilancio regionale. Questa mattina (mercoledì 26 gennaio) il Documento Economia e Finanza Regionale e il Bilancio di previsione 2025-2027 sono stati esaminati in Commissione Sanità per l’espressione del parere consultivo, sulle materie relative alla sanità, livelli essenziali di assistenza, prevenzione e sicurezza sanitaria ed edilizia sanitaria. Su proposta delle opposizioni, che hanno chiesto di riconvocare l’incontro per avere il tempo utile alla discussione, la Commissione si riunirà di nuovo domani (giovedì 30 gennaio) alle 10.
Durante la mattinata l’assessore Federico Riboldi ha annunciato che “la quota del Fondo nazionale indistinto, ovvero i fondi messi a disposizione dal Governo, saranno superiori a quelli dello scorso anno ma, non essendo ancora stata fatta la ripartizione, non sappiamo esattamente a quanto ammonteranno”.
Il responsabile del settore Programmazione dei servizi sanitari e sociosanitari Franco Ripa ha illustrato le linee portanti del Defr, sottolineando che “in Piemonte la popolazione ultrasessantacinquenne è pari al 26%, leggermente superiore a quella delle altre regioni. Nell’arco degli anni si è assistito a un miglioramento globale dell’assistenza sanitaria in un contesto in cui la popolazione anziana, in continuo incremento, necessita di servizi sanitari legati soprattutto all’acuzie e all’area territoriale. Si sta procedendo nel potenziamento dei servizi territoriali, delle case e degli ospedali di comunità e delle centrali operative territoriali, così come per l’incremento dei posti letto in area intensiva, il potenziamento dei servizi informativi. È necessaria una maggiore integrazione tra servizi sanitari e servizi sociali con particolare attenzione ai minori segnalati dai servizi scolastici, agli interventi di prevenzione sui luoghi di lavoro, l’attenzione alle aree rurali, già oggetto di alcuni progetti, e la promozione di stili di vita sani”.
Il responsabile del settore Programmazione finanziaria del sistema sanitario Valter Baratta ha invece illustrato le principali voci del bilancio di previsione 2025-2027. “Dovrebbe ammontare a oltre 9,5 miliardi di euro la quota del Fondo indistinto, la cui entità reale si conoscerà quando lo Stato renderà noto il riparto tra le Regioni – ha spiegato – e a 232 milioni quella del Fondo vincolato. Ammontano a 63 milioni di euro i fondi regionali e i finanziamenti statali d’investimento, a 31 milioni quelli per l’Istituto zooprofilattico e a 165 milioni, ma si prevede di aumentarla, quelli per il pay back dei farmaci”.
Critiche dalle minoranze, “Scelte gravissime”
“Abbiamo chiesto di poter continuare domani vista la mancanza di tempo per la discussione – sottolinea la consigliera Giulia Marro (Avs) – ma ci sono già state anticipate alcuni temi che gridano allo scandalo. Aspettavo con ansia la presentazione del bilancio previsionale 2025 della Commissione Sanità, dato che rappresenta i 2/3 del bilancio regionale. Eppure, nonostante l’accordo trovato ieri nella capigruppo tra maggioranza e minoranza, questa mattina la presentazione nella Commissione presiduta da Icardi è stato ridotta ad un’ora e mezza. Un’ora e mezza di silenzio dell’assessore Riboldi e di numeri, tabelle e soprattutto il Documento di Economia e Finanza Regionale presentati da dirigenti e funzionari. I numeri che ho attenzionato sono preoccupanti e gravi: i fondi per la dipendenza da gioco d’azzardo sono stati ridotti a zero, sono stati definanziati il contrasto ai disturbi alimentari, lo screening prenatale con 1.300.000 euro in meno (alla faccia dell’importanza della gravidanza e del sostegno alle mamme tanto sbandierato da questa giunta), nemmeno un euro per riduzione del danno per sostanze stupefacenti (nessuna volontà di affrontare il tema della sicurezza se non di spostare da un punto all’altro le piazze di spaccio delle città) e 600.000 euro in meno a sostegno della salute mentale. Credo che queste scelte fatte dalla giunta siano gravi, perché, ancor più vista la – forse voluta – crisi della sanità pubblica, l’ideologia dovrebbe lasciare spazio al rispetto della salute dei cittadini e delle cittadini”.
Forti critiche sono arrivate anche dal Movimento 5 Stelle. “Da quanto si evince dalla documentazione sul bilancio previsionale illustrata questa mattina, in Commissione Sanità, sarebbero infatti previsti tagli per circa 1 milione di euro sulle spese per attività di promozione e divulgazione e servizi di informazione sul contrasto al gioco d’azzardo patologico – dicono la capogruppo Sarah Disabato e i consiglieri Alberto Unia e Pasquale Coluccio -. Al contempo, sono azzerati anche i fondi di provenienza statale destinati alle Asl per attività di contrasto al gioco, pari a quasi 5,5 milioni di euro. In attesa degli opportuni chiarimenti, non possiamo che censurare ancora una volta l’operato della giunta Cirio sul tema. Dopo aver smantellato la legge regionale 9/2016, votata da tutte le forze politiche, il centrodestra ha prodotto a luglio 2021 una nuova legge che di fatto ha sancito il “far west” delle slot machine. Un intervento legislativo – lo dimostrano tutti gli indicatori – che ha portato ad una smisurata crescita dei volumi di gioco negli ultimi anni, di fatto cancellando tutti i passi in avanti fatti con la precedente normativa. Da anni chiediamo un passo indietro, ma la ciunta Cirio continua a nascondere la testa sotto la sabbia, rispondendo picche non solo alle forze di opposizione, ma anche i circa 12.000 piemontesi che hanno sottoscritto alcune valide proposte di iniziativa popolare sulla prevenzione e il contrasto alla diffusione del gioco d’azzardo patologico. La ludopatia è un problema gravissimo per il Piemonte, una dipendenza che crea gravi danni al tessuto sociale e che va affrontata senza timore, con interventi legislativi coraggiosi e lungimiranti. Senza chiarimenti su gioco d’azzardo, sui fondi dell’ex articolo 20 per l’edilizia sanitaria e sullo stato di avanzamento dei progetti per case e ospedali di comunità, non possiamo andare avanti”.