Don Costanzo Demaria, a cui Laura Dalmasso dedica il saggio come doveroso omaggio, fu sacerdote e partigiano pur senza aver imbracciato armi. Venne fucilato il 14 settembre 1944 come rappresaglia per la morte di una fascista. La ricostruzione dei fatti avviene affidandosi alle testimonianze dirette dei presenti e di coloro che vissero quei giorni di terrore oltre che facendo riferimento ai Bollettini parrocchiali.
L’intento non è solo quello di fare memoria di una pagina di storia, ulteriore manifestazione dell’assurdo accanimento del nazifascismo sulle popolazioni inermi. Scopo dichiarato è anche quello di ricordare la figura umana e sacerdotale di don Demaria, al momento dei tragici fatti parroco di San Chiaffredo di Busca.
L’elemento che si impone nel ritratto del sacerdote è quello di una persona dal carattere “gioviale ed esuberante” vicino ai fedeli di cui era pastore. La condivisione delle difficoltà si intreccia con i momenti di serenità che non intacca comunque la consapevolezza della propria responsabilità pastorale, ma invece la sostiene per essere in mezzo alla gente. L’uso della bicicletta, poco conveniente per un sacerdote, lascia più che perplessi i parrocchiani, ma appare subito chiaro che è il mezzo per raggiungere tutti gli angoli del territorio a lui affidato. Come altri, don Demaria era il rappresentante “di quel clero povero, legato ai contadini e alla vita dura e misera”.
Con questi presupposti dopo l’8 settembre 1943 molti di questi sacerdoti divennero punto di riferimento per le popolazioni, anche nelle scelte di campo. È la prima parte del libro a sottolineare questo aspetto non marginale nella lotta partigiana. A distanza di anni il vescovo mons. Fustella ricorda che a quei sacerdoti “si rivolgeva la gente, perché li vedevano correre primi verso i tedeschi e le truppe fasciste a domandare giustizia e rispetto alla persona”. Don Demaria in particolare è osservato con attenzione dai parrocchiani. Sanno che aiuta i partigiani. Quando dai fascisti viene accusato di aver fornito pane ai “rivoltosi”, si difende invocando la carità cristiana.
Don Costanzo Demaria
di Laura Dalmasso
Fusta
euro 18