In Consiglio Regionale si è parlato del delicato tema del definanziamento dei piccoli Comuni piemontesi con meno di mille abitanti, in seguito alla cancellazione dei fondi previsti dal “Decreto Crescita” per il 2025. Questi fondi, fondamentali per la manutenzione, la messa in sicurezza e l’efficientamento dei territori, sono stati prima ridotti da 80.000 a 50.000 euro nel 2024 e ora totalmente azzerati.
“Questo taglio rappresenta un colpo durissimo per oltre 500 piccoli Comuni del Piemonte, che rischiano di non poter completare opere già programmate o avviate, con conseguenze pesanti per i bilanci comunali e per i cittadini,” ha dichiarato la consigliere Giulia Marro (Avs).
Durante l’interrogazione, l’assessore agli Enti Locali, Enrico Bussalino, ha risposto evidenziando che la Regione non ha mantenuto il proprio finanziamento diretto, ma ha sottolineato l’arrivo di un intervento statale di 97 milioni di euro destinati a circa 150 progetti nei Comuni piemontesi. Tuttavia, Marro ha espresso preoccupazione per il fatto che questi fondi siano distribuiti tramite bandi, che non garantiscono una progettazione a lungo termine e rischiano di lasciare incompiuti i progetti già immaginati dagli amministratori locali.
“Questi Comuni non chiedono privilegi, ma strumenti essenziali per mantenere vivi i loro territori. È inaccettabile che la programmazione locale venga messa in crisi da scelte che privilegiano logiche di breve termine, minando la capacità di pianificare e sostenere interventi necessari- ha aggiunto la consigliera Marro -. La Regione deve fare di più per sostenere i nostri piccoli Comuni, evitando che le decisioni legislative mettano a rischio la loro sopravvivenza e la qualità della vita delle comunità locali”.